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Skidome dove si scia al chiuso: in Lombardia ben due progetti, Arese e Selvino

Il ministro dell'Interno Salvini parla della pista da sci sulla sommità dell'inceneritore di Copenaghen. Anche in Italia (per uso solo turistico) ci sono progetti futuristici di questo genere e sono in Lombardia

Tiene banco in questi giorni la diatriba tra i due vicepresidenti del Consiglio, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, sugli inceneritori e il loro uso. Il leader del Carroccio, infatti, ha preso come esempio virtuoso - unire l'utile al dilettevole e creare ricchezza - il termovalorizzatore di Copenaghen che, sulla sommità e sfruttando la struttura dell'edificio, avrà una pista da sci, con un pendio lungo 200 metri sul tetto. Su questo pendio, che scende da un'altezza di 90 metri, si potrà sciare con una vera pista larga 60 metri con fondo in plastica.

Sciare, dunque. Sport famigliare per eccellenza, gradito a tutti, salutare ed alto valore aggiunto: noleggiare o acquistare l'attrezzatura non è a buon mercato. Non si parla di rifiuti, ovviamente, ma in Lombardia due progetti molto simili hanno concrete possibilità di venire realizzati: sci o snowboard ai piedi sempre, tutto l'anno, al chiuso. Creando indotto e risorse turistiche per il territorio. E lo skidome a Selvino (Bergamo) è davvero in uno stato avanzato di iter: un lungo percorso nato nel 2008, e che ora vede capofila l'azionariato popolare della Selvino Snow Srl e la Neveland di Willy Nardelli. 

La pista da sci indoor di Selvino

"Sarà la prima pista al mondo a venire inserita in un contesto alpino ad una quota di 1.000 metri s.l.m. e avrà una delle più grandi piste indoor al mondo, sia per lunghezza che per dislivello e sarà, quindi, adatta ad ospitare eventi e gare di livello internazionale - spiegano i promotori -. Sarà la prima struttura ipogea al mondo per la pratica di sport invernali e ospiterà la prima palestra di arrampicata su ghiaccio utilizzabile tutto l'anno in Italia. Sarà la più completa struttura indoor-outdoor per offerta e divertimenti sportivi, comprese strutture per la pratica di sport all’aperto", sottolineano.

In sintesi: 40.000 mq di spazio coperto per la pratica degli sport invernali; più piste da sci fruibili anche contemporaneamente, con 12 possibili combinazioni di allestimento dei tracciati e visibili mediante vetrate panoramiche poste nella hall di ingresso della struttura. In particolare, saranno predisposte: una pista di livello medio, particolarmente adatta per gli allenamenti agonistici, una più facile e lunga che potrà anche essere utilizzata per gli allenamenti di Slalom Gigante, nonché un’area destinata alle piste per i principianti e a campo scuola per bambini.

La pista più lunga avrà una lunghezza di 540 metri circa e un dislivello non riscontrabile in nessun centro indoor esistente al mondo di ben 140 metri, che garantisce l’ottenimento dell’omologazione per l’effettuazione di Slalom ufficiali fino al livello di Coppa Europa maschile e addirittura di Coppa del Mondo femminile. Non mancherà uno “snowpark” dedicato agli snowboarders e freestylers, per una lunghezza di circa 160 m, con la possibilità di essere modellato secondo le esigenze di fruizione. E ci sarà la prima palestra di arrampicata su ghiaccio al coperto in Italia, utilizzabile per 365 giorni all’anno. A questo si aggiungeranno bar, centro benessere, hotel, sala conferenze e perfino un museo.

Ora siamo in fase di Vas, Valutazione ambientale strategica, il documento della Regione che dovrebbe dare la prima accelerata all'idea; poi il Via, Valutazione di impatto ambientale. E, tra le mille carte bollate, anche la ricerca di ulteriori finanziatori. Ma il dado è stato tratto e in fase progettuale sono state recepite tutte le osservazioni degli esperti regionali e comunali. 

Ad Arese pista di sci come Dubai

Progetto molto simile, anche se parte da meno lontano, quello di Arese, nei pressi dell'ex Area Alfa Romeo e del centro commerciale "Il Centro", enorme mall realizzato qualche mese fa.

Sulle ceneri della fabbrica motoristica, infatti, si architetta un'altra pista da sci indoor: la pista dovrebbe essere lunga 350 metri e larga 60, con altri 60 di dislivello, sempre ricoperta di neve, estate e inverno. 

La scorsa settimana si è riunita, dopo un lungo stallo, la segreteria tecnica in Regione Lombardia che si sta occupando dell’analisi del Piano, presenti al tavolo anche i tre sindaci coinvolti: per Arese Michela Palestra, Alberto Landonio per Lainate e per Garbagnate Milanese Davide Barletta. Dopo la riunione, a stretto giro di posta, dovrebbe arrivare la pubblicazione delle varianti urbanistiche. Da lì la discussione nei consigli dei tre comuni interessati e l'avvio ufficiale all'iter per poi porre la prima pietra.

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