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Psicologo di base in Lombardia: il progetto di legge

Firmatario del disegno il consigliere regionale e capogruppo di Azione-Italia Viva-Lombardia Civica 3.0, Niccolò Carretta

Istituire la figura dello psicologo di base, per garantire ai lombardi le cure necessarie alla propria salute mentale. Questo l'obiettivo al centro del disegno legge 216, 'psicologo delle cure primarie', di cui è firmatario il consigliere regionale e capogruppo di Azione-Italia Viva-Lombardia Civica 3.0, Niccolò Carretta

Il progetto ha avuto il via libera dalla commissione sanità nella mattinata di mercoledì 30 novembre, compiendo così un primo passo verso l'entrata in vigore. Approvata all’unanimità, in tutti i suoi articoli, la legge è fortemente voluta, oltre che da Carretta, anche dalla consigliera Simona Tironi (Fi). A distanza di quasi un anno, la mozione, presentata da Carretta e approvata dal Consiglio regionale, prende la forma di un testo condiviso da maggioranza e opposizioni, che vuole dare una risposta concreta ai cittadini lombardi sui bisogni relativi alla salute mentale

Il lavoro passa all’aula che dovrà approvarlo in tempi brevi. L’obiettivo del progetto di legge è facilitare alla popolazione l’accesso all’intervento psicologico, come risposta all’evidenza epidemiologica dell’incremento del bisogno psicologico nel periodo pandemico. Numerosi studi indicano infatti che da questa situazione ha avuto come conseguenza un generale aumento del disagio emotivo, con stati ansioso-depressivi, isolamento, ritiro sociale e condotte a rischio. Particolarmente in pericolo, sono i più giovani, che hanno dovuto rinunciare a passaggi importanti della loro crescita psico-sociale nel periodo delle restrizioni.

In un secondo momento, si vuole strutturare un’offerta psicologica integrata nel sistema sanitario regionale, che sia tempestiva, appropriata, vicina alla cittadinanza e al territorio. “Un percorso complesso, emozionante e doverosamente lungo - commenta il consigliere Niccolò Carretta - che ci porta dritti in aula per l’approvazione definitiva e per l’entrata in vigore di una legge nata per offrire un supporto ai più giovani e ai più fragili e non solo. Combattiamo lo stigma, preveniamo il disagio psichico e curiamo la salute mentale. Orgoglio e fierezza: un grazie a tutti/e coloro che hanno collaborato per la buona riuscita di questo primo importante tassello. "Sottolineo un’unica nota di tristezza - conclude il consigliere -. I 5 stelle non hanno voluto partecipare al voto, ennesima riprova di quanto siamo diversi e di quali siano le diverse priorità che abbiamo.”

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