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Domenica, 28 Aprile 2024
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Perché in questi giorni l'aria a Milano è così inquinata

La spiegazione di Arpa, che sottolinea: "Situazione migliore di cinque anni fa"

Allarme sì, emergenza no. Forse. Arpa Lombardia, l'agenzia regionale per la protezione ambientale, martedì sera ha fatto una sorta di punto sulla situazione smog a Milano e nel resto della regione riconoscendo che i valori sono decisamente sopra la soglia massima - fornendo anche una spiegazione -, ma sottolineando che il quadro è migliorata rispetto a qualche anno fa.

"I dati della qualità dell’aria rilevati dalle stazioni della rete di Arpa Lombardia nella giornata di ieri - quindi lunedì 19 febbraio - confermano il perdurare della situazione di superamento della soglia giornaliera di 50 µg/m3 di Pm10 prevista dalla normativa vigente in gran parte delle centraline lombarde. Il capoluogo che ha fatto registrare le concentrazioni più alte è stato Lodi con 130 µg/m3, seguito da Pavia con 125 µg/m3, Milano con 122 µg/m3, Mantova 118 µg/m3, Monza 111 µg/m3, Cremona 102 µg/m3, Brescia 93 µg/m3, Bergamo 87 µg/m3, Como 59 µg/m3, Lecco 56 µg/m3. Le stazioni di Varese in via Copelli con 48 µg/m3   e quelle situate nella fascia alpina fanno registrare valori inferiori alla soglia. Ciò dimostra l’importanza delle condizioni meteorologiche della pianura padana, condizioni che hanno determinato un ristagno delle emissioni nei bassi strati atmosferici nei giorni scorsi", si legge nella nota. 

"Questi dati sono frutto di valutazioni effettuate seguendo metodi e norme riconosciute e condivise. Quando vengono proposte classifiche sulla qualità dell’aria si rischia spesso di diffondere informazioni non corrispondenti a quanto si può affermare attenendosi alla normativa", hanno proseguito da Arpa riferendosi alla classifica che domenica posizionava Milano al terzo posto tra le città più inquinate del mondo. "Chiariamo quindi ancora una volta che Arpa Lombardia certifica i propri dati, sulla base di strumentazione conforme alla normativa di riferimento e mediante appositi programmi di assicurazione e controllo di qualità. I siti dove sono posizionate le centraline sono scelti per essere rappresentativi della reale esposizione della popolazione. Arpa, inoltre, elabora le proprie statistiche e pubblica i propri report sulla base dei periodi di valutazione previsti dalla legge. La classifica citata in questi giorni, tratta dal sito Iqair.com, fa riferimento a dati orari, che cambiano di ora in ora, con la conseguenza di produrre un elenco variabile a seconda del momento in cui lo si guarda. Lo stesso sito, a titolo di esempio, quando riporta le medie sul lungo periodo, colloca il capoluogo lombardo al 531esimo posto. Ancora più importante - hanno continuato da Arpa - è sottolineare che spesso alcuni di questi siti considerano nelle proprie valutazioni sia i dati ufficiali provenienti da misure certificate come quelle di Arpa Lombardia sia quelli provenienti da altre misure, effettuate con strumentazione che può essere anche molto diversa e non equivalente a quella prevista dalla normativa".

Quindi, la spiegazione dello smog di questi giorni: "L'episodio critico di questi giorni, con condizioni meteorologiche spesso sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti a causa dell’orografia del territorio sommate alla presenza di tutte le sorgenti più importanti - traffico, riscaldamento, in particolare se a legna, industria ma anche agricoltura con lo spandimento dei liquami di origine zootecnica -, è tipico di questo periodo. Le Alpi e gli Appennini chiudono la pianura padana su tre lati determinando la velocità del vento tra le più basse d’Europa, con la formazione di frequenti inversioni termiche notturne. Si crea così una situazione in cui le emissioni di tutto il bacino ristagnano con valori di concentrazione di particolato elevati ed omogenei in tutto il territorio". 

"Durante lo scorso anno le precipitazioni di gennaio e diversi episodi di Foehn a febbraio hanno evitato il verificarsi di questa situazione, che è purtroppo frequente in questi primi mesi. Ciò che sta avvenendo è confrontabile in linea generale con quanto rilevato gli anni scorsi e - hanno concluso da Arpa - migliore di quanto si misurava cinque, dieci o vent’anni fa".
 

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