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Vaccini, Fontana: “Necessaria una percentuale di dosi di sicurezza per i richiami”

Pfizer ha tagliato (temporaneamente) una tranche della fornitura del vaccino. I dettagli

Meno vaccini per l’Italia, meno vaccini per la Lombardia. È l’equazione dopo il taglio (temporaneo) dei vaccini Pfizer: la casa farmaceutica, infatti, non consegnerà in Italia 165mila delle 562.770 dosi previste. “Il ritardo sulle consegne Pfizer comporterà per la nostra regione 25.740 dosi in meno di vaccino”, ha chiosato nel pomeriggio di lunedì 18 gennaio Attilio Fontana.

Attualmente la Lombardia ha somministrato 184.919 vaccini (il 78,8% delle dose che le sono state consegnate). E secondo Fontana è una strategia giusta perché “mantenere una percentuale di dosi di sicurezza è fondamentale per essere certi di arrivare alla fase dei richiami con quelle necessarie. Mancare il richiamo significa vanificare anche la prima vaccinazione”.

Le vaccinazioni in Lombardia: i dati

Prosegue la campagna vaccinale lombarda. In totale sono state iniettate 184.919 dosi (su 234.645 disponibili, il rapporto è del 78,8%), stando a quanto è possibile verificare sul sito apposito creato dal ministero della Salute (dati aggiornati alle 22:46 di domenica 17 gennaio). Tra i vaccinati 122.346 sono donne e 62.573 uomini.

La fascia d'età maggiormente coperta è quella tra i 50 e i 59 anni, con 52.437 'pazienti' sul totale. Seguono le fasce tra i 40-49 (39.757), 30-39 (29.790) e 20-29 (22.833). Sui 189.919 vaccinati, ben 130.278 sono operatori sanitari, 40.554 sono personale non sanitario e 14.087 ospiti delle Rsa.

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