"Aborto dopo le manganellate": la donna sarà giudicata per calunnia
Chiuse le indagini sulla 37enne che accusò falsamente
Chiuse le indagini su Ionica D., la romena 37enne che il 18 novembre 2014, incinta, ha partecipato ad una manifestazione contro gli sgomberi dei centri sociali occupati Corvaccio e Rosanera, a Corvetto, accusando poi le forze dell'ordine di averla colpita con i manganelli procurandole un aborto.
L'autopsia sul feto, però, ha accertato che le cause dell'aborto furono interne. Di qui l'indagine per calunnia. In particolare, la donna - con la complicità della sorella e di un'amica - avrebbe incolpato falsamente di lesioni volontarie e procurato aborto un operante delle forze dell'ordine. Ora Ionica D., che all'epoca occupava abusivamente un alloggio popolare e ora vive nel centro Italia, verrà rinviata a giudizio.