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Grida "Allah Akbar" in chiesa. Bloccata dai vigili, ha un malore e muore. Loro indagati

I due vigili sono ora indagati per omicidio colposo, come atto dovuto. Mercoledì l'autopsia sulla donna

Stava dando in escandescenze dentro una chiesa: due agenti di polizia locale l'hanno immobilizzata e lei, Marinela Murati, una donna di 39 anni di origine albanese, si è accasciata a terra ed è morta. È successo a Vigevano, nella chiesa della Madonna Pellegrina in via Monti, la mattina di venerdì 3 novembre. Ora la procura di Pavia ha indagato i due agenti per omicidio colposo, come atto dovuto per permettere loro di partecipare agli accertamenti, tra cui l'autopsia, in programma mercoledì mattina.

In quel momento la chiesa era piena di gente: di lì a poco sarebbe dovuto iniziare una cerimonia funebre, interrotta e poi spostata di circa un'ora (e in un'altra chiesa) a causa del fatto. Murati è entrata in chiesa e, secondo alcune testimonianze, avrebbe intralciato l'inizio delle esequie, forse gridando "Allah Akbar" e cercando di afferrare una statua della Madonna per scagliarla a terra. Immobilizzata dagli agenti, ha avuto un malore ed è caduta per terra. A quel punto è stata presa in consegna dai sanitari della Croce Azzurra e trasportata all'ospedale di Vigevano, ma è morta.

Il magistrato ha acquisito le testimonianze delle persone presenti e anche alcuni filmati dell'accaduto. Stando a quanto riferito, sembra che la donna soffrisse di problemi psichici. Ora la procura dovrà stabilire se e in che misura vi sia stata connessione tra l'immobilizzazione da parte degli agenti e il malore della donna, che verrà sottoposta anche a esami tossicologici.

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