Ancora guai in vista per Genovese: si indaga anche all'estero su conti e società fantasma
Acquisita la documentazione su depositi bancari e partecipazioni azionarie. Nel frattempo l'imprenditore rimane in carcere
Non finiscono i guai per Alberto Genovese, l'imprenditore 43enne ex numero uno di Facile.it, arrestato lo scorso 6 novembre con l'accusa di aver stuprato una ragazza di 18 anni dopo averla stordita con un mix di droghe durante una festa a Terrazza sentimento, il suo esclusivo attico vista Duomo. Ora nel mirino della procura di Milano ci sono i suoi conti correnti e le sue società finaziarie.
In totale sarebbero circa una trentina i conti e le finanziarie intestati a Genovese, su cui lui avrebbe effettuato operazioni 'sospette' e per le quali la guardia di finanza sta effettuando accertamenti nell'ambito dell'indagine sul suo patrimonio. È caccia anche ad eventuali società fantasma all'estero e in particolare in Lussemburgo e Svizzera. Nel frattempo l'imprenditore, indagato anche per intestazione fittizia di beni, rimane in carcere con l'accusa di violenza sessuale.
Per ricostruire i flussi di denaro del fondatore di Facile.it, che conduceva un altissimo tenore di vita, sono state inoltrate richieste di acquisizione della documentazione da banche e società. A firmare la delega il pm Paolo Filippini, titolare della tranche dell’inchiesta, delegata al Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano.