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Cronaca

Caso sospetto di Ebola a Milano: paziente ricoverata al Sacco

Attivata immediatamente la procedura prevista per questi casi

Caso sospetto di Ebola a Milano, lo rende noto la Regione Lombardia. Una paziente è stata ricoverata all'ospedale Sacco con il sospetto che possa essere affetto dal virus. Si tratta di una dottoressa di 33 anni, originaria di Piacenza, rientrata in Italia martedì sera, dopo alcuni mesi come volontario  in Sierra Leone per Emergency. L'allarme è scattato dopo le 22.30.

L'ospedale, in stretto contatto con Areu e i vertici dell'assessorato regionale alla Salute, ha subito avviato il sistema previsto per la gestione di situazioni di questo tipo. Ma, secondo le prime indicazioni, le analisi condotte nella notte tra martedì e mercoledì avrebbero dato esito negativo, non riscontrando la presenza del virus nel paziente. Si attendono ulteriori conferme: gli esami vanno ripetuti dopo 48 ore e quindi l'esito del test è atteso per la mattinata di venerdì.

Intorno alle 2 l'Azienda regionale emergenza urgenza ha bloccato il flusso di tutte le ambulanze verso l'ospedale Sacco ed è iniziata una verifica di tutti i processi interni in attesa dell'arrivo del paziente che è arrivato alle 4.30 al pronto soccorso, è stato prelevato da casa.

Il vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia, Mario Mantovani, ha commentato l'accaduto sottolineando che "Il sistema sanitario lombardo e tutta la macchina definita per la gestione di possibili pazienti affetti da sintomatologia sospetta ha dato prova di funzionare con rapidità, efficienza, discrezione".

"Attendiamo l'esito delle analisi che per ora sono fortunatamente negative - ha aggiunto - ma intanto non posso che sottolineare con piacere come tutto abbia perfettamente funzionato".

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