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Cronaca Porta Nuova / Via Goito

Occupazione al Parini, il preside non abbandona la scuola: "Dormirò qui"

La paura è che possa ripetersi quello che è accaduto al Severi Correnti, dove l'occupazione ha causato danni per 70mila euro

Non ha nessuna intenzione di allontanarsi dalla “sua” scuola Massimo Nunzio Barrella, preside del liceo Parini, istituto occupato dagli studenti nella mattinata di martedì 4 marzo. "Mi dicono che vogliono continuare fino a giovedì e io rimarrò presente durante tutta l’occupazione, stanotte dormirò qui - ha detto Barrella -. Non mi allontanerò. Avverto una grande responsabilità, sia dell’incolumità dei ragazzi che partecipano all'occupazione, sia per infiltrati possibili che magari hanno cattive intenzioni o potrebbero abbandonarsi ad atti di vandalismo".

La paura è che possa ripetersi quello che è accaduto al liceo Severi Correnti, dove l’occupazione è terminata con una conta dei danni pari a 70mila euro. Attualmente la situazione è “molto calma”, ha puntualizzato il preside. I ragazzi che occupano "sono in aula magna e in cortile - prosegue - e so che ci sono state assemblee stamattina, che hanno proiettato un film. Suppongo che le ragioni dell'occupazione siano le stesse di altri licei" che includono critiche al ministro Valditara, i recenti scontri tra studenti e forze dell'ordine e, più in generale, la richiesta di maggior sostegno psicologico. "Manifestare il proprio dissenso - osserva Barrella - non è negativo, il problema è impedire ad altri di esprimere un'opinione diversa. Io non ho mai proibito di manifestare il proprio pensiero, tant’è che non ho chiesto l'intervento delle forze dell'ordine per far sgomberare e non lo farò se si comportano civilmente. Ho solo chiesto di identificare chi non è del Parini".

Per Barrella si tratta della quinta occupazione alla quale assiste da quando è alla guida del Parini. "Ho sempre trovato un modus vivendi ragionevole - afferma - poi è chiaro che tensioni posso verificarsi, soprattutto all’inizio". Visti i precedenti in altri istituti il preside vuole scongiurare ogni tipo di azione violenta. "Sono molto fiducioso - ammette - a parte la delusione iniziale". La settimana scorsa il preside aveva concesso, assieme ai docenti, due giorni di cogestione, durante i quali "i ragazzi hanno invitato chi volevano per affrontare temi di attualità".

Adesso vigilerà affinché non ci siano resse, che neper evitare che qualcuno si faccia male e che non ci siano danni alle strutture. "Ecco perché mi fermerò qui anche questa notte se loro decidono di fermarsi - sottolinea -. Poi se sentirò rumori strani o ingressi dal portone vorrò capire chi entra e chi esce anche perché ci sono dei minorenni e avverto questa responsabilità". Guai a chiamarlo autoritario. "Nessuno può dirmi che lo sia - conclude Barella -. Ho sempre lasciato liberà di pensiero a tutti, e sempre lo farò, chiaramente nell’alveo democratico".

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