Prosperini, ora spunta anche l’accusa di evasione fiscale
Dopo l’accusa e l’arresto per tangenti e turbativa d’asta, l’ex assessore Prosperini è accusato di evasione fiscale: non ha pagato le tasse sul denaro che ha ricevuto illecitamente da Lagostena
I guai giudiziari non finiscono per l’ex assessore regionale allo sport Piergianni Prosperini, arrestato prima di Natale e accusato di corruzione e turbativa d’asta. Questa volta deve rispondere ai giudici anche di infedele dichiarazione fiscale, ovvero di evasione.
Secondo i sostituti procuratori di Milano, l’ex assessore non avrebbe pagato le tasse proprio su quei 230mila euro di tangente che ha intascato da Raimondo Lagostena di Odeon, per dirottare un appalto regionale sul canale locale.
Anche il denaro che proviene da attività illecite, secondo la giurisprudenza, va dichiarato al fisco. Al momento Prosperini è detenuto al carcere di Voghera ed è in attesa di un altro interrogatorio.
Secondo i sostituti procuratori di Milano, l’ex assessore non avrebbe pagato le tasse proprio su quei 230mila euro di tangente che ha intascato da Raimondo Lagostena di Odeon, per dirottare un appalto regionale sul canale locale.
Anche il denaro che proviene da attività illecite, secondo la giurisprudenza, va dichiarato al fisco. Al momento Prosperini è detenuto al carcere di Voghera ed è in attesa di un altro interrogatorio.