Il pugile-buttafuori milanese assoldato dagli usurai in Costa Smeralda
Lo ingaggiavano per intimidazioni e minacce nei confronti dei debitori. È stato arrestato dopo la denuncia di una delle vittime
Da Milano alla Costa Smeralda per lavorare al soldo degli usurai minacciando e intimidendo i debitori che tardavano a restituire i soldi. Questa la 'carriera' di un pugile e buttafuori del capoluogo lombardo, che ora è stato arrestato dalla polizia di Stato.
Con un posto come 'gorilla' nei locali di Milano e del nord della Sardegna, l'uomo è finito in manette per estorsione venendo fermato proprio nell'isola, in seguito alla denuncia di un imprenditore di Olbia. La vittima, indebitata con le persone sbagliate, da tempo veniva minacciata e perseguita dal pugile, persona dalla corporatura molto robusta che gli inquirenti hanno definito "particolarmente violenta".
L'incubo vissuto dall'impreditore era iniziato a Milano per poi continuare a Olbia e in Costa Smeralda, dove, all'apice della disperazione, si è rivolto alla polizia. Come da accordi con gli agenti, l'uomo ha raccolto una parte della somma dovuta ai suoi creditori e ha poi concordato un incontro con il buttafuori.
All'appuntamento sono arrivati anche i poliziotti, ben nascosti nelle vicinanze, i quali hanno potuto documentare l'estorsione e infine arrestare il responsabile. Denunciati anche gli altri due uomini presenti, che 'facevano da guardaspalle' al pugile.