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Cronaca Gratosoglio / Via Costantino Baroni

Cerca di suicidarsi con l'insulina, va in coma ipoglicemico ma viene salvato in extremis

Decisivo per l'uomo l'intervento tempestivo dei carabinieri che lo hanno cercato in lungo e in largo per una decina di minuti. La storia

Era deciso a farla finita. Aveva telefonato la sorella a Catania per dirle addio. Ma, inconsapevolmente, quella chiamata gli ha salvato la vita. E' da lì che i carabinieri sono riusciti a rintracciarlo e salvarlo.

L'episodio, drammatico anche se a lieto fine, si è consumato nel pomeriggio di mercoledì nell'area Sud di Milano, in via Costantino Baroni. Intorno alle quindici, una donna chiama ai carabinieri meneghini per raccontare di aver ricevuto una telefonata del fratello, residente a Rozzano. L'uomo, quarantotto anni, era molto agitato e le aveva detto che si stava per suicidare in auto, una Smart Nera.

D'immediato, la centrale operativa attiva la cosidetta "procedura salvavita". Questo procedimento permette che il gestore telefonico localizzi l'area da cui è partita una determinata chiamata. La zona geolocalizzata è quella compresa tra via dei Missaglia e via Gratosoglio.

Per una decina di minuti, quattro pattuglie - due della Radiomobile e due della Stazione di Gratosoglio - settacciano il quartiere alla ricerca dell'auto. Quando lo trovano, l'uomo ha in mano una siringa e, in un attimo, se l'inietta in pancia. Si tratta precisamente di una penna di insulina. In pochi minuti, il quarantottenne va in coma ipoglicemico. I militari lo tirano fuori dall'auto. Poi i medici del 118 - avvertiti preventivamente - lo trasportano in codice rosso all'ospedale San Paolo.

Nel tardo pomeriggio - hanno spiegato quei carabinieri che lo hanno salvato in extremis - le condizioni dell'uomo sono migliorate e adesso è fuori pericolo.

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