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Cultura

Settembre, la Scala ricomincia con il Requiem di Verdi in Duomo e la nona di Beethoven

Presentata la stagione autunnale che, fino a ottobre, risente delle restrizioni post-covid. Meyer: "Persi 23 milioni dalla biglietteria"

Il Teatro alla Scala riaprirà in autunno con 740 posti a sedere, contro i 600 delle prime rappresentazioni di luglio 2020 dopo il lockdown. Lo ha detto il sovrintendente Dominique Meyer durante la presentazione della stagione autunnale, a cui hanno partecipato anche il sindaco di Milano Beppe Sala e il direttore musicale Riccardo Chailly.

La stagione si aprirà comunque fuori dal teatro e in particolare nel Duomo di Milano, il 4 settembre, con l'esecuzione del Requiem di Giuseppe Verdi, che verrà poi replicato il 7 settembre a Bergamo e il 9 a Brescia, nelle rispettive cattedrali. Le tre città lombarde sono le più colpite in Italia dalla pandemia di covid-19. Il Requiem per l'omaggio a chi non c'è più era già stato anticipato nei mesi scorsi, ma ora vi è la certezza che si possa ripartire effettivamente.

In Duomo a Milano potranno partecipare, rispettando le distanze di sicurezza, circa 650 spettatori, ma il numero verrà stabilito definitivamente insieme alla prefettura. Rispetto alla misura governativa che prevede non più di 1.000 spettatori all'aperto e non più di 200 al chiuso, la Regione ha emanato una ordinanza con cui si può derogare se un'apposita commissione provinciale lo consente, sala per sala. 

Gli spettacoli in teatro

L'apertura vera e propria del teatro avverrà invece il 12 settembre con l'esecuzione della nona sinfonia di Ludwig Van Beethoven, che si conclude con il celeberrimo Inno alla Goia, inno dell'Unione Europea ma anche messaggio di speranza. L'aumento della capienza in teatro sarà assicurato anche dalla riapertura della Galleria: "Un segno molto importante perché ricchi e meno ricchi, tutti devono poter entrare alla Scala", ha commentato Meyer.

Fino almeno ad ottobre il programma della Scala terrà conto delle restrizioni post lockdown: e così saranno rapppresentate in forma di concerto la Traviata e l'Aida di Giuseppe Verdi, per cinque repliche ciascuna, rispettivamente dal 15 settembre e dal 6 ottobre, mentre la Boheme di Giacomo Puccini, dal 4 novembre per sei repliche, è prevista in forrma completa, nell'allestimento di Franco Zeffirelli del 1963.

Il corpo di ballo riprende con un gala di quattro serate con Svetlana Zakharova e Roberto Bolle ma anche Alessandra Ferri, dal 23 settembre. Il mese di ottobre sarà quello della ripresa dei recital di canto, mentre due sono i concerti di pianoforte: Maurizio Pollini il 27 settembre e, il 5 dicembre, Daniel berrnboim, già direttore musicale della Scala prima di Chailly, che a sostegno del teatro ha voluto rinunciare al suo cachet.

In tutto saranno 65 gli spettacoli previstii da settembre all'inizio di dicembre. Sponsor principale della stagione autunnale sarà Intesa San Paolo. "Abbiamo bisogno dei nostri partner", ha spiegato Meyer aggiungendo che, a causa del lockdown, la Scala ha perso circa 23 milioni di euro da biglietteria.
 

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