rotate-mobile
Il bilancio

Milano, sì al bilancio preventivo. Rialzi per energia e M4, più soldi dalla tassa di soggiorno

Approvato dal consiglio comunale il bilancio di previsione 2023-2025

Approvato dal consiglio comunale di Milano il bilancio di previsione 2023-2025. I voti a favore sono stati 27, i contrari 14. L'approvazione è avvenuta con largo anticipo rispetto alla scadenza di legge, fissata al 30 aprile. Questo consente da una parte di evitare l'esercizio "in dodicesimi", cioè mese per mese, e dall'altra parte di dare continuità agli investimenti legati al Pnrr, che per la città di Milano ammontano a circa un miliardo di euro.

Gli investimenti triennali sono pari a 4 miliardi e 850 milioni, di cui 1 miliardo e 900 milioni per la prima annualità del piano delle opere pubbliche. Le entrate da trasferimenti dello stato diminuiscono di 51 milioni (da 678 a 627 milioni). Palazzo Marino è riuscito a garantire il pareggio attraverso l'utilizzo di 140 milioni provenienti da vendite immobiliari, rivalutando di 1,5 miliardi il debito e migliorando i risparmi di spesa. L'equilibrio di bilancio si chiude a 3 miliardi e 594 milioni, cioè 22 milioni in più rispetto al preventivo del 2022.

Il trasporto pubblico è la voce di spesa 'rigida' maggiore, con 878,4 milioni di euro. Seguono la retribuzione del personale (673,6 milioni) e il servizio di Amsa (291 milioni). I maggiori rincari si trovano nell'energia e gas (27 milioni in più, coperti dallo stato per 9,3 milioni), nell'aumento dei tassi d'interesse sui nuovi mutui (18 milioni in più), nel canone di concessione della nuova metropolitana M4 (42,5 milioni, che diventeranno 100 milioni nel 2025). Dal punto di vista delle entrate, si prevede un incremento della tassa di soggiorno (da 35 a 55 milioni), dell'addizionale Irpef (da 195 a 210 milioni), dei proventi del trasporto pubblico locale (da 320 a 395 milioni) e dei dividendi delle società partecipate (da 72,5 a 95,8 milioni). 

"Le grandi città come Milano, in un contesto di crisi, sono chiamate alla resilienza e a promuovere un nuovo modello di sviluppo all'insegna della sostenibilità finanziaria, ambientale e sociale", ha detto Emmanuel Conte, assessore al bilancio: "Il documento che approviamo è una sintesi di scelte che tengono conto delle difficoltà, ma sostiene una visione europea della città, sempre più giusta e in cui la qualità della vita non sia di pochi ma anche dei più deboli. Ridurre le diseguaglianze non è solo un obiettivo etico, ma anche una condizione per la crescita".

Grandi infrastrutture, dialogo con lo stato

Le entrate proprie del Comune (tributarie ed extra tributarie) coprono più dell'80% del bilancio. "Il contesto attuale ci ha costretto a una sofferta ricomposizione della spesa di tutti gli assessorati per garantire con priorità i servizi e le funzioni fondamentali", ha concluso Conte, richiamando la necessità di "regole specifiche per Comuni virtuosi", che tengano conto anche di quelli che, come Milano, "investono in infrastrutture al servizio non solo dei milanesi". Probabile il riferimento alla nuova M4, che aumenterà i costi pubblici: "I Comuni devono poter programmare la spesa tenendo conto anche degli oneri di gestione futuri. Se si vogliono usare i grandi centri come motore di sviluppo dell’Italia sarà necessario strutturare insieme dei meccanismi di compensazione".

Salvi (ma non troppo) i centri estivi

Una parte del lavoro sugli emendamenti al bilancio è stata dedicata ai centri estivi comunali, per i quali finora non erano state trovate risorse per il 2023. Con due emendamenti, uno della maggioranza e uno dell'opposizione, sono stati recuperati rispettivamente 500mila e 200mila euro, ma Anna Scavuzzo, vice sindaca e assessora all'educazione, ha sottolineato che lo scorso anno il servizio era costato circa 3 milioni di euro, per accogliere quasi 4mila bambini di cui 264 disabili. Scavuzzo ha comunque promesso che i centri estivi si faranno: "700mila euro non bastano ma sono un buon inizio. Continuiamo a dialogare con Roma e la Regione Lombardia. Ci sono stati in passato finanziamenti ai Comuni per i centri estivi, solitamente a fine anno come ristoro. Chiediamo vengano dati prima".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Milano, sì al bilancio preventivo. Rialzi per energia e M4, più soldi dalla tassa di soggiorno

MilanoToday è in caricamento