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Martedì, 19 Marzo 2024
Verso le regionali

Elezioni regionali, Letizia Moratti è convinta: "Possiamo vincere"

Secondo l'ex vice di Fontana, la partita "è apertissima" per i tanti ancora indecisi. Calenda e Renzi contro il Pd per l'alleanza con i 5 Stelle

È sicura che la competizione elettorale sia aperta, soprattutto perché ci sono ancora tanti indecisi e manca una settimana al voto alle elezioni regionali in Lombardia. Si voterà, infatti, domenica 12 febbraio tutto il giorno e lunedì 13 febbraio fino alle 15. Letizia Moratti si mostra sicura di sé e del risultato che potrebbe attenderla: "Il nostro obiettivo è vincere e abbiamo tanti indecisi da convincere. La competizione è apertissima e noi possiamo vincere'', ha detto dal palco del Teatro Franco Parenti di Milano, domenica, durante la kermesse del Terzo Polo, per cui è candidata alla presidenza della Regione, insieme alla sua lista civica: "In qualche modo la campagna è quasi come se partisse adesso, perché tante persone non sanno che si vota, tante persone sono ancora indecise, quindi l'esito del voto è tutt'altro che scontato''.

La lista del Terzo Polo (Azione-Italia Viva)

La lista Letizia Moratti Presidente

Una sicurezza che, all'ex vice presidente della giunta uscente di Attilio Fontana (ricandidato per il centrodestra), arriva dal proprio programma elettorale: "È fatto di risposte concrete e puntuali, mentre gli altri programmi sono fumosi e vuoti. Io conto sugli elettori lombardi che abbiamo la capacità e il buon senso di capire chi è meglio per guidare la Regione, persone che abbiano esperienze concrete, sul campo, che non dicano che tutto va bene quando non è vero", ha dichiarato.

"Fontana ha paura"

Non sono mancati alcuni 'affondi' ai due principali avversari. "Fontana - ha commentato Moratti - mi insegue su tutto, è un po' permaloso. Evidentemente ha paura. Quando parlo di liste d'attesa lo fa anche lui, adesso ho iniziato a parlare di pronto soccorso, vediamo se lo farà anche lui. La sua non è la continuità che noi vogliamo, non possiamo avere la memoria corta per rispetto ai lutti che abbiamo avuto in questa Regione". Il riferimento è alla pandemia covid. Moratti fu chiamata come assessora al welfare (e vice presidente) per rimettere in sesto la campagna sui vaccini, allora appena avviata ma già traballante. Un riferimento, quello alla pandemia, ripreso (con parole ancora più dure) dal leader del Terzo Polo, Carlo Calenda: "Votare Fontana è immorale", ha detto.

Calenda, però, ne ha avute anche per la Lega: "Ieri - ha aggiunto - sono stato in Val Trompia. Era pieno di gente. Ho detto una cosa molto semplice: va bene, siete di destra, ma potete votare uno che non ha mai lavorato un giorno in vita sua nel posto in Italia in cui c’è più cultura del lavoro e della produzione? Poi le risposte sono: noi abbiamo sempre votato Lega però Salvini non ci piace. E smettetela di votare Lega perché non si può andare avanti così".

"A Majorino lasceremo l'opposizione"

Quanto a Pierfrancesco Majorino, eurodeputato del Pd e candidato alla presidenza della Lombardia anche per il Movimento 5 Stelle, per Calenda l'alleanza stretta con il movimento di Giusppe Conte significa "portare la decrescita infelice in Lombardia". E Moratti, pungolata sull'appello del sindaco di Milano Beppe Sala in favore del 'voto utile' verso Majorino, ha replicato: "A Majorino lasceremo l'opposizione, che ha sempre fatto molto bene. L'appello di Sala? Un desiderio che non sarà realizzato". Per Matteo Renzi, all'appello al 'voto utile' "non credono nemmeno Sala e Majorino. È esattamente la stessa cosa che dicevano prima delle elezioni politiche (di settembre 2022, n.d.r.). Stanno ripetendo lo stesso errore che ha fatto Enrico Letta (segretario del Pd, ora dimissionario, n.d.r.), e mi dispiace perché Beppe e Pierfrancesco (Sala e Majorino, n.d.r.) sono due amici. La domenica prima delle politiche dicevano 'siamo noi e la Meloni', sostenendo che la partita fosse a due. E si è visto com'è andata. Allora vale la pena dire che c'era una sola soluzione vera, ed era quella di appoggiare tutti Moratti".

Calenda si è poi rivolto ai "cosiddetti riformisti del Partito democratico", che a suo dire "continuano ad acconciarsi a tutto, anche ad appoggiare i 5 Stelle in Lombardia. E questo è triste per loro, per Sala, per Gori, tanto quanto per il paese, perché se sono sempre disponibili ad accettare qualsiasi cosa, dal governo con Conte al governo della Lombardia con Conte e Majorino, beh, allora non sono tanto riformisti". E per Matteo Renzi, leader di Italia Viva, "votare il Terzo Polo è l'unica vera possibilità di dare una scossa alla Lombardia e anche alla politica nazionale perché la Lombardia, locomotiva d'Italia, va gestita meglio di come è stata gestita fino ad oggi".

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