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Nota delle associazioni che manifesteranno in piazza Lombardia il 23 marzo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Hanno dell'incredibile le dichiarazioni dell' Assessore Lucchini rispetto alla nuova programmazione relativa ai fondi della non autosufficienza. Talmente incredibili da risultare imbarazzanti anche da commentare, ma non possiamo lasciare che le menzogne sostituiscano la verità. Il 28 febbraio la Lucchini e la sua direzione anticipavano esattamente, parola per parola, quanto hanno scritto 20 giorni dopo in una delibera che è peggio della 1669. Settimane di proteste durissime di oltre 150 associazioni e società civile, non hanno scalfito di una virgola una giunta cieca e sorda ai bisogni dei suoi cittadini più fragili dimostrando che per loro la disabilità è semplicemente un costo insostenibile, un problema anche antipatico e non assolutamente una priorità come invece lo sono la comunicazione istituzionale per la quale il Presidente Fontana spende 14 milioni all'anno. La Lucchini afferma che potenzia i servizi con poco più di 5 milioni e dal 1 giugno, i comuni, già in bancarotta sia dal punto di vista di risorse economiche che umane, dovranno erogare servizi sociali che non saranno mai in grado di erogare con risorse così ridicole e un sistema già dinostratosi completamente inefficace. Ma poi afferma anche che tutela i caregiver e come lo fa? Tagliando i contributi di 150 euro per tutti, tranne che per una sola categoria di persone e poi scippando il fondo caregiver agli stessi che potranno così recuperare (forse) una parte di questo taglio a fine anno e con una rendicontazione che appesantirà ulteriormente il carico burocratico delle famiglie. E per finire siccome non ha il coraggio di parlare delle liste di attesa della B1, che si formeranno automaticamente senza immissione di nuove risorse, tace sul punto assolutamente più inaccettabile di tutti: da ora in poi in Lombardia per accedere al contributo economico B1 pur avendone i requisiti, bisognerà attendere che qualcuno che già percepisce la misura tiri le cuoia. Infine diciamo la verità (inattaccabile) anche sulle cifre. I 17,5 milioni di fondi regionali aggiuntivi agli oltre 127 nazionali, sono gli stessi al centesimo della delibera del 28 dicembre, gli oltre milioni del fondo caregiver non erano menzionati perché erano e sarebbero fondi già destinati ai caregiver familiari che invece col classico gioco delle tre carte viene letteralmente sottratto ai caregiver per ridarglielo sotto forma di rimborso a seguito di rendicontazione. Un furto con destrezza degno della peggiore delle banda del buco. Gli ulteriori 13 milioni di cui la Lucchini parla (totalmente a sproposito) sono del fondo sanitario regionale, quindi regionali si ma che nulla c'entrano col contributo economico visto che riguardano i voucher sociosanitari che oltretutto ancora oggi sono un mistero rispetto alla esigibilità degli stessi con Ats che ancora non ha ricevuto le risorse e di fatto stanno bloccando l'attivazione di nuovi progetti. Il tutto quindi, senza un solo euro di fondi regionali aggiuntivi dal 28 dicembre 2023 ad oggi. A seguito di ciò pertanto, confermiamo con decuplicata convinzione la mobilitazione di sabato 23 marzo alle ore 11 sotto il Palazzo di Regione Lombardia dove urleremo in maniera festante ma molto netta, che non ci fermeremo fino a quando non saranno esaurite le nostre sacrosante richieste. Coordinamento mobilitazione associazioni di famiglie lombarde

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