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L'Armani si addormenta e crolla in casa

Milano, dopo la vittoria a Mosca, spreca tutto il possibile e cade al Forum contro l'Olimpia Lubiana per 76 a 72. Milano, avanti per tre quarti di gara, dilapida un vantaggio di +14

L'Armani Jeans fa  harakiri. I ragazzi di coach Bucchi sono stati sconfitti per 72-76 dall'Olimpia Lubiana nella seconda giornata del Gruppo D di Eurolega, in una strana partita a tratti dominata proprio dai meneghini. Eppure nell'aria qualcosa di anomalo già lo si respirava. Il Mediolanum Forum di Assago, nonostante le vittoria contro Teramo, Cska e Treviso,  presentava ampi spazi vuoti. Bucchi, con Pecherov ko, ha scelto Petravicius in quintetto. Milano però mette subito la quinta e con Mancinelli va avanti 6-0.  Per vedere i primi guizzi sloveni, bisogna aspettare 4 minuti con Ozbolt protagonista: prima risponde ad una tripla di Maciulis, poi appoggia al vetro un comodo lay up dopo uno svarione della difesa milanese. Gli ospiti costruiscono un parziale di 14 a 2, ma come con Treviso, Milano si svegli e il primo quarto si chiude in parità a quota 16 dopo una furbata di Mordente che manda a canestro Rocca. Il seccondo quarto si apre nel segno di Ibrahim Jaaber

Per Lubiana sale in cattedra Jagodnik, che sarà poi il match winner, prima segna in post basso poi contro Melli poi infila la tripla del -1. Mordente e compagni non stanno a guardare. Anzi. Milano mette la testa avanti nei minuti finali del secondo quarto e vola sul 40-32 con cui si va negli spogliatoi. Nel terzo quarto, l'Armani raggiunge anche i 12 punti di vantaggio (48-36) grazie al primo canestro di Hawkins. Hawkins e Mancinelli mantengono 8 lunghezze di vantaggio. Finley realizza dalla media e Milano segna gestire il match. L'orgoglio sloveno però è vivo nelle conclusioni di Ilievski e Gregory che danno il là alla rimonta degli ospiti. Nell'ultima frazione, il ritmo meneghino cala. Ancora Jagodnik mette la triplas del +4. Milano fatica in attacco, ma con la difesa rimane aggrappata alla partita. Appena rientrato è Hawkins a firmare la tripla del -1,  ma Ozbolt ed Ilievski confezionano il primo allungo Lubiana sul 68-63. L'ultimo vantaggio per Milano lo firma Hawkins in penetrazione a 40" dalla sirena finale. Poi però Milano si addormenta. Lubiana con Ozbolt e Jagodnik sugella la vittoria, a sorpresa, per 76-72 finale con Milano che spreca malamente l'ultimo tiro dopo time out di Bucchi. L'Armani annulla così il capolavoro fatto a Mosca.

Piero Bucchi in sala stampa a fine gara è più che amareggiato: “Siamo ovviamente dispiaciuti per questa sconfitta, ma siamo anche molto arrabbiati per come è maturata. Siamo riusciti ad andare sul +14, a quel punto abbiamo inspiegabilmente smesso di giocare. Con questa sconfitta abbiamo vanificato il successo di Mosca, ma ora vogliamo ripartire subito e tornare a marciare spediti. L'infortunio di Pecherov ci ha privato di un giocatore molto importante e Petravicius non sta bene”.

 

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