L’Armani comincia la stagione con una sconfitta, perso il derby con Varese
Parte male la stagione dell’Armani Jeans, che perde la prima partita della stagione contro i cugini di Varese. Il Palawhirlpool festeggia il ritorna da Lega2 con grandi festeggiamenti. Bucchi: “Ci sono ancora tanti automatismi da oleare, soprattutto in difesa”
L'Armani Jeans inaugura con una sconfitta la stagione 2009-2010: nel derby contro Varese, i meneghini cedono 73 a 66 nel caldissimo catino del Palawhirlpool. Clima da brividi con i tifosi biancorossi che festeggiano il ritorno dal purgatorio di Lega2 con tantissimi palloncini biancorossi.
E si capisce subito che gli uomini di Bucchi devono affrontare una squadra pronta a tutto, pur di non deludere i propri sostenitori. Ma l’Olimpia deve arrendersi, soprattutto, allo strapotere di Ronald Slay, autore di una gara stratosferica: per lui 33 punti, 14 rimbalzi e numeri da strabuzzarsi gli occhi.
Per l’Armani segnali positivi dal neoacquisto Finley: il play realizza 28 punti ma ha anche momenti di torpore e la squadra ne paga inevitabilmente le conseguenze.
Il 158esimo derby si apre con i padroni di casa che spingono subito sull’acceleratore: Slay è di un altro pianeta e gli riesce tutto, portando i suoi a un parziale di + 10 dopo sette minuti.
Dopo qualche minuto di assestamento, Finley prende sulle spalle i suoi e il primo quarto si chiude sul 25 a 23 per la Cimberio. Il secondo si riapre sulla falsariga del precedente: l’Olimpia dà l’idea di non essere ancora squadra e, pur contando su una rosa di qualità molto più elevata, il gioco stenta a ingranare.
Le giocate dei singoli tengono ancora in piedi il quintetto di Bucchi che ha di fronte uno Slay indiavolato. Ma sono tutti gli uomini di Pillastrini a tirare al massimo e, si va al riposo, sul vantaggio interno di + 3 (37 a 34). Il secondo tempo viene inaugurato dalla tripla del solito Finley che pareggia i conti, Slay commette il terzo fallo che lo inibisce e l’Olimpia ne approfitta.
Si arriva 50-46 per gli ospiti dopo un recupero e una schiacciata in campo aperto di Acker. Ma è un fuoco di paglia perché Varese torna subito a mordere e Slay a imperversare. Si chiude con 71 a 63 per la Cimberio, con Bucchi amareggiato: “Ci sono ancora tanti automatismi da oleare, soprattutto in difesa, dobbiamo essere più coesi. Bisogna essere più cinici nel controllare la situazione quando siamo in vantaggio; eravamo consapevoli delle difficoltà della partita, dovevamo gestire meglio la partita”.
Cimberio Varese: Passera 7, Chiesa ne, Morandais 8, Antonelli, Mian ne, Galanda 9, Thomas 11, Martinoni, Cotani 1, Childress 4, Gergati, Slay 33. All.: Pillastrini.
Armani Jeans Milano: Acker 4, Mancinelli 3, Hall 6, Maciulis 8, Mordente 2, Finley 28, Bulleri 2, Rocca Mason 5, Patravicius 6, Beard ne, Viggiano 2. All.: Bucchi.
Arbitri: Sahin, D'Este, Martolini.
Note, tiri liberi: Cimberio 14/20, Armani 9/14; tiri da tre: Cimberio 9/24, Armani 5/23; rimbalzi: Cimberio 30, Armani 31; usciti per cinque falli: Galanda al 33' 06". Fallo antisportivo a Galanda e Maciulis; spettatori: 5.000 circa.
E si capisce subito che gli uomini di Bucchi devono affrontare una squadra pronta a tutto, pur di non deludere i propri sostenitori. Ma l’Olimpia deve arrendersi, soprattutto, allo strapotere di Ronald Slay, autore di una gara stratosferica: per lui 33 punti, 14 rimbalzi e numeri da strabuzzarsi gli occhi.
Per l’Armani segnali positivi dal neoacquisto Finley: il play realizza 28 punti ma ha anche momenti di torpore e la squadra ne paga inevitabilmente le conseguenze.
Il 158esimo derby si apre con i padroni di casa che spingono subito sull’acceleratore: Slay è di un altro pianeta e gli riesce tutto, portando i suoi a un parziale di + 10 dopo sette minuti.
Dopo qualche minuto di assestamento, Finley prende sulle spalle i suoi e il primo quarto si chiude sul 25 a 23 per la Cimberio. Il secondo si riapre sulla falsariga del precedente: l’Olimpia dà l’idea di non essere ancora squadra e, pur contando su una rosa di qualità molto più elevata, il gioco stenta a ingranare.
Le giocate dei singoli tengono ancora in piedi il quintetto di Bucchi che ha di fronte uno Slay indiavolato. Ma sono tutti gli uomini di Pillastrini a tirare al massimo e, si va al riposo, sul vantaggio interno di + 3 (37 a 34). Il secondo tempo viene inaugurato dalla tripla del solito Finley che pareggia i conti, Slay commette il terzo fallo che lo inibisce e l’Olimpia ne approfitta.
Si arriva 50-46 per gli ospiti dopo un recupero e una schiacciata in campo aperto di Acker. Ma è un fuoco di paglia perché Varese torna subito a mordere e Slay a imperversare. Si chiude con 71 a 63 per la Cimberio, con Bucchi amareggiato: “Ci sono ancora tanti automatismi da oleare, soprattutto in difesa, dobbiamo essere più coesi. Bisogna essere più cinici nel controllare la situazione quando siamo in vantaggio; eravamo consapevoli delle difficoltà della partita, dovevamo gestire meglio la partita”.
Cimberio Varese: Passera 7, Chiesa ne, Morandais 8, Antonelli, Mian ne, Galanda 9, Thomas 11, Martinoni, Cotani 1, Childress 4, Gergati, Slay 33. All.: Pillastrini.
Armani Jeans Milano: Acker 4, Mancinelli 3, Hall 6, Maciulis 8, Mordente 2, Finley 28, Bulleri 2, Rocca Mason 5, Patravicius 6, Beard ne, Viggiano 2. All.: Bucchi.
Arbitri: Sahin, D'Este, Martolini.
Note, tiri liberi: Cimberio 14/20, Armani 9/14; tiri da tre: Cimberio 9/24, Armani 5/23; rimbalzi: Cimberio 30, Armani 31; usciti per cinque falli: Galanda al 33' 06". Fallo antisportivo a Galanda e Maciulis; spettatori: 5.000 circa.