Parco Cave: vietato nuotare, ma si fanno le gare
Il 28 luglio è in programma una gara di triathlon con frazione di nuoto al parco delle Cave: dove sarebbe vietata la balneazione
Domenica 28 luglio è in programma una gara di triathlon a Milano. Uno sport inusuale in città. Unisce tre discipline sportive differenti: nuoto, ciclismo e corsa. La gara verrà svolta sulle distanze olimpiche: 1.500 metri di nuoto, 40 km di ciclismo e 10 km di corsa a piedi. La gara si chiamerà "Tri@Mi".
Ma c'è già polemica sul luogo scelto per il nuoto, il parco delle Cave. La prima frazione sarà infatti una gara di 1.500 metri, a nuoto, all'interno di uno degli specchi d'acqua del parco. Poi i concorrenti inforcheranno le biciclette e percorreranno un circuito di 40 km fino al Castello. Qui lasceranno le bici e percorreranno, di corsa, un circuito di 10 km all'interno del parco Sempione. La polemica si concentra sulla prima parte, quella del nuoto, perché all'interno degli specchi d'acqua del parco delle Cave è severamente vietata la balneazione.
E' intervenuto - tra gli altri - il consigliere comunale del Pd Rosario Pantaleo, con una nota in cui si dichiara "molto perplesso e preoccupato rispetto al lavoro di educazione al buon uso del territorio".
Ma perché nel parco delle Cave è vietata la balneazione? Lo spiegano gli esperti. Gianni Bianchi (associazione Cascina Linterno) dichiara per esempio che "le cave sono pericolosissime per la forte differenza termica tra le acque superficiali e quelle immediatamente sottostanti, di gran luga più fredde, anche di parecchi gradi". Anche Massimo De Rigo (comitato Salvaguardia Ambiente) la pensa allo stesso modo: "L'acqua di cava è micidiale. Si passa dalla temperatura di falda (12-14°) a quella superficiale di 30-32°. Un'escursione termica mortale per l'alta probabilità di congestione. Proibito assolutamente fare il bagno in cava".
I due esperti sottolineano anche quanto sia difficile, d'estate, impedire alle persone comuni nuotare alle cave. E come organizzare una gara di nuoto, oltre ad essere pericoloso e contrario al divieto, possa anche risultare contraddittorio con gli sforzi che associazioni e vigili urbani compiono tutti gli anni per educare a non nuotare negli specchi d'acqua del parco.
Il comune di Milano è però intervenuto prontamente presso gli organizzatori: l'assessore allo sport Chiara Bisconti e il presidente della commissione sport di zona 7 Lorenzo Zacchetti li hanno contattati per avvertirli che al parco delle Cave vige il divieto di nuoto e, quindi, la frazione di nuoto va fatta altrove.