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I buoni spesa del Comune possono essere erogati: Tribunale respinge un ricorso

L'associazione Naga non era d'accordo con i criteri scelti per il bando. Ma il Tribunale ha dato ragione all'amministrazione

Si riparte a Milano con i buoni spesa alimentari dopo che il Tribunale ha respinto il ricorso proposto a marzo dall'associazione Naga, non ravvisando discriminazioni sull'assegnazione dei buoni stessi. Lo rende noto Palazzo Marino, spiegando che sul sito del Comune è stata pubblicata la graduatoria definitiva dei beneficiari e si può procedere con l'erogazione, rivolta alle persone bisognose e, in particolare, a quelle colpite dalla crisi socio-sanitaria dovuta alla pandemia covid.

I contributi sono da 300 euro per famiglie di non più di tre persone oppure da 700 euro se più numerose. Come già in passato, vengono erogati attraverso una carta prepagata, in questo caso fornita da Postepay, oppure con un'applicazione per smartphone, fornita dal Gruppo Pellegrini, a scelta del destinatario.

Le domande ammesse e finanziabili, raccolte attraverso il bando pubblico aperto tra febbraio e marzo del 2021, sono più di 12 mila. Tutti i beneficiari saranno contattati a breve dall’amministrazione, in modo da ricevere le informazioni utili circa le modalità necessarie per ricevere il contributo. In caso si rendessero disponibili nuove risorse, l’amministrazione procederà a finanziare altre domande. 

«Siamo molto soddisfatti - interviene l’assessore alle politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti -. Innanzitutto, perché possiamo finalmente procedere con la distribuzione dei buoni, e anche perché la sentenza riconosce il grande lavoro svolto dall’amministrazione in questo anno difficile, sia sul fronte del numero di famiglie raggiunte sia sulla correttezza della strategia che ci ha guidato, diversificando gli strumenti e le aree di bisogno e ricercando la massima inclusione. Grazie anche al confronto, che non è mai mancato, con il Terzo settore, stiamo valutando come estendere ulteriormente il fronte dell’intervento di aiuto alimentare e sociale».   

21 mila buoni spesa nel 2020

Nel corso del 2020, attraverso un primo bando i cui termini sono stati successivamente riaperti, sono stati erogati in totale circa 21.200 buoni spesa. Ora la nuova tranche, che può contare su un budget di 5 milioni e 879 mila euro, parte del fondo nazionale destinato agli aiuti alimentari istituito come misura di contrasto all’emergenza sanitaria. L’ammontare complessivo della quota attribuita al Comune di Milano, come disposto dal decreto legge del 23 novembre 2020, è stata di 7 milioni e 279 mila euro: di questi, 1,4 milioni sono stati destinati al nuovo dispositivo di aiuto alimentare, basato sull’erogazione di contributi ad enti del Terzo settore per l’acquisto e la distribuzione di generi alimentari alle fasce più deboli della popolazione.  

Il primo dispositivo di aiuto alimentare era stato attivato l’anno scorso accanto ai bandi per i buoni spesa, come operazione complementare destinata a tutte le persone in grave difficoltà senza vincoli di residenza né di altro, da metà marzo a fine giugno, coordinato dall’ufficio della Food Policy nell’ambito di Milano Aiuta: attraverso i suoi dieci hub temporanei, sono state distribuite oltre 616 tonnellate di cibo, ovvero un equivalente di un milione e 600mila pasti, che hanno raggiunto 6 mila nuclei familiari, e altre 76 tonnellate di cibo, per 152 mila pasti equivalenti, distribuite attraverso gli hub stabili di quartiere.

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