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Così il caro bollette rischia di mettere in crisi gli ospedali di Milano

L'allarme del gruppo San Donato: "Aumento dell'890% per il gas e del 260% per l'elettricità"

Una "situazione preoccupante". Gli ospedali milanesi, e italiani, lanciano l'allarme sostenibilità a causa del caro energia, che ha fatto schizzare alle stelle le bollette pagate dalle strutture sanitarie. 

Ad accendere la spia, mercoledì pomeriggio, è stato il gruppo San Donato, che con 56 cliniche è uno dei più grandi gruppi privati italiani. Sottolineando che i rincari dei costi dell'energia e del gas hanno un forte impatto anche sulla sostenibilità delle strutture sanitarie, dalla società hanno fatto sapere che si stimano per il 2022 aumenti mostruosi, con il gas che fa segnare un incredibile +890% e l'energia elettrica un +260%, nonostante il taglio degli oneri in bolletta già applicato dal Governo.

Per questo motivo, lo stesso gruppo San Donato ha chiesto di inserire le aziende ospedaliere "a pieno titolo" nell'elenco delle imprese energivore e gasivore. "Diamo atto al governo di aver messo in campo importanti sforzi per spingere verso un accordo europeo che definisca un tetto al di sopra del quale gli operatori non potranno acquistare energia - ha commentato Kamel Ghribi, vicepresidente gruppo -. In virtù dell'elevatissimo consumo energetico che l'attività ospedaliera impone è necessario - ha concluso - un intervento urgente e mirato che preveda l'incremento delle risorse assegnate, chiedendo che siano ripartite equamente tra tutte le strutture ospedaliere pubbliche e private che erogano prestazioni per conto del servizio sanitario sazionale". 

Nelle scorse ore sul tema tetto agli aumenti era intervenuto anche il governatore lombardo, Attilio Fontana. “Aumenti bollette insostenibili per famiglie, negozi, ristoranti e imprese, più del doppio in 6 mesi. Di assoluto buon senso la proposta avanzata da Matteo Salvini di intervenire immediatamente per mettere un tetto agli aumenti dell’energia come già fatto in Francia", aveva scritto lunedì mattina il presidente regionale sui social. "Non possiamo far passare altri 3 o 4 mesi in attesa del nuovo governo. Credo - aveva concluso Fontana - si possa e si debba trovare la soluzione tra tutte le forze politiche per far intervenire immediatamente il governo Draghi, ancora in carica, con un decreto urgente". 

Il leader della Lega, Matteo Salvini, durante un comizio in Calabria in vista delle prossime elezioni, aveva auspicato "un accordo tra tutte le forze politiche che sostengono il governo", "un armistizio" tra tutti i partiti per consentire all'esecutivo di "imitare la Francia e stanziare subito 30 miliardi per contenere gli aumenti del gas. Non si deve discutere di cose vane - aveva aggiunto il numero uno del Carroccio -, ma di come far passare l'autunno agli italiani". 

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