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Rifugiata dall'Ucraina con un raro tumore: la 'accoglie' il Policlinico di Milano

Nadiya è partita da Vinnytsia con la figlia per scappare dalla guerra in Ucraina. Al Policlinico ha potuto proseguire le cure chemioterapiche

Ha dovuto interrompere le terapie che stava seguendo presso l'ospedale di Vinnytsia, 250 chilometri a sud-ovest di Kyiv in Ucraina, perché le bombe hanno raggiunto anche la sua città e il nosocomio presso cui era in cura. Così Nadiya, 35 anni, è scappata dal suo paese con la figlia di nove anni, grazie ai percorsi di aiuto coordinati da Areu. La donna soffre di un raro tumore al surrene: è stata accolta da una famiglia di Milano e presa in cura presso il Policlinico dai medici del team di oncologia medica diretto da Ornella Garrone.

"Il tumore di Nadyia - spiega la dottoressa - è un carcinoma estremamente raro. In un anno colpisce al massimo una o due persone ogni milione. Si sviluppa soprattutto in due fasi della vita: in età infantile e tra i 40 e 50 anni, in particolare nelle donne. E' un tumore subdolo, che si manifesta quando la malattia è già avanzata".

Al Policlinico, nonostante la barriera linguistica, è stato possibile riprendere gli esami e le terapie. Al termine della chemioterapia gli oncologi e i chirurghi del nosocomio milanese valuteranno i controlli per decidere come procedere. "Per eliminare il carcinoma, spesso è necessario intervenire su più fronti. Sia con la chemioterapia sia chirurgicamente", conclude Garrone.

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