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Transizione ecologica e agricoltura sostenibile: a Milano la tavola rotonda del futuro

L'appuntamento con "Rete rurale nazionale" a Milano

Raggiungere la transizione ecologica e puntare a un'agricoltura sostenibile che sia strumento di crescita per le imprese agricole e le aree rurali: sono questi gli ambiziosi obiettivi ottenibili grazie alla nuova "Pac" - politica agricola comune - 2023-2027, come emerso dall’evento organizzato da "Rete Rurale Nazionale" a Milano. 


Alla Fondazione Stelline, nell’ottava e ultima tappa del roadshow della "Rete Rurale Nazionale Armonie di Territori”, che in questi mesi ha girato l’Italia per promuovere lo sviluppo rurale in termini di eccellenza e innovazione, si è discusso delle grandi opportunità per l’intero comparto dell’agricoltura e sono state presentate alcune delle best practice dei beneficiari dei fondi del Psr della Lombardia, del Piemonte e della Liguria.


Per Simona Angelini, autorità di gestione di "Rete Rurale Nazionale", "la nuova Pac spinge verso un maggiore impegno degli agricoltori nel mettere in atto pratiche che siano favorevoli a raggiungere la transizione ecologica e la sostenibilità dell’agricoltura. Questo atteggiamento virtuoso, sostenuto dai diversi strumenti finanziari disponibili, concorre all’obiettivo della valorizzazione delle produzioni agroalimentari ottenute, caratterizzate da un livello di sostenibilità superiore rispetto al passato; quindi è importante che gli agricoltori sappiano cogliere negli interventi le opportunità che il Piano offre. Sono infatti oltre 10 miliardi gli interventi con chiare finalità ambientali presenti nel Piano strategico della Pac. In questo ambito, occorre ricordare lo strumento importantissimo degli 'Ecoschemi', con 4 miliardi destinati a queste pratiche che vanno oltre gli impegni di condizionalità di base". 

Sul ruolo delle Regioni, alla luce della nuova programmazione comunitaria, la dirigente ha spiegato che "di fondo, non hanno un ruolo diverso rispetto a quello della programmazione precedente. Tuttavia, la loro programmazione si muove all’interno di un unico strumento, che è quello del Piano Strategico della Pac. In questo contesto, ciascuna Regione ha potuto personalizzare, a seconda dei bisogni territoriali, le proprie misure, finanziate con la componente regionale dello sviluppo rurale". 

Cristina De Ponti, autorità di gestione del programma di sviluppo rurale Lombardia ha rimarcato l’importanza di perseguire un’agricoltura sostenibile, indicando anche le “linee guida” per i prossimi anni: "È un concetto chiave che vogliamo portare avanti in Lombardia, coniugando la competitività con la sostenibilità dell’ambiente. Ascolto, confronto e innovazione sono le tre parole d’ordine di questa nuova programmazione: l’obiettivo è cercare di fare magari le stesse cose realizzate nelle programmazioni precedenti, ma con una modalità nuova, proprio per cercare di sfruttare al massimo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione in questa nuova programmazione 2023-2027". 


Durante la tavola rotonda è stato approfondito “l’approccio leader e lo sviluppo locale verso la nuova Pac”, tema principale della giornata, alla presenza di dirigenti dei Psr delle tre Regioni coinvolte, e sono state dettagliatamente illustrate le strategie che verranno messe in pratica per perseguire i vari obiettivi.


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