rotate-mobile
Il progetto / Calvairate / Viale Molise

Come sarà la nuova biblioteca europea di Milano

L'architetto milanese ha vinto il concorso per la nuova Beic, la biblioteca europea di cultura che sorgerà a Porta Vittoria

E' stato annunciato il vincitore del progetto per la nuova Beic, la biblioteca europea che sorgerà a Porta Vittoria, a Milano, entro il 2026, agganciata ai fondi del Pnrr, con avvio dei lavori nel 2024. Cinque i finalisti. L'11 luglio, in seduta pubblica, è stato proclamato il vincitore. Si tratta del progetto con capogruppo l'architetto milanese Raffaele Lunati, docente al Politecnico e titolare di Onsitestudio. Gli altri professionisti del raggruppamento sono Manuela Fantini, Marcello Cerea, Giacomo Summa, Francesca Benedetto, Luca Gallizioli, Giancarlo Floridi, Davide Masserini, Antonio Danesi, con i consulenti Silvestre Mistretta, Giuseppe Zaffino, Fabrizio Pignoloni e la collaboratrice Florencia Collo. Il progetto vincitore ha battuto tra gli altri quello che aveva come capofila l'archistar Michele De Lucchi, arrivato secondo. 

"Stiamo parlando di una struttura sostenibile che farà dell'innovazione digitale qualcosa di vivo e di vero". Così il sindaco di Milano Beppe Sala, intervenuto alla pressentazione: "Un insieme di storia e di un'idea apparentemente antica, come le biblioteche, ma con una declinazione al contemporaneo e una capacità di essere parte del tessuto cittadino. E sarà il grande elemento di rivitalizzazione di quella parte di Milano".

La nuova biblioteca europea di Milano (rendering)

L'edificio

La biblioteca sarà composta da due volumi principali, uniti al piano terra: due navate trapezoidali rivestite in metallo e vetro, che compongono una figura industriale, armonica rispetto all'ambiente in cui è inserita. Il grande corridoio verde del parco pubblico su cui si affaccerà la Beic porterà a nord alla piazza da cui si diramano i principali accessi. La promenade, accessibile a tutti, arriva in una spaziosa sala rettangolare alta otto metri con caffetteria, spazi commerciali e stazioni di restituzione dei libri.

Da qui si apre la biblioteca vera e propria, con sale di studio, lettura e consultazione. Il piano terra sosterrà i due volumi principali, identici, che avranno sei piani fuori terra e due interrati. Oltre al vetro e al metallo esterni si aggiungeranno elementi in legno. Nel volume a nord si svilupperà il 'forum', per la consultazione dei volumi ma pensato anche per chi non frequenta la biblioteca per studiare. L'altro volume ospiterà invece i dipartimenti e le aree con le sezioni documentali, comprese quelle digitali, per argomenti, e poi le collezioni, le sale di lettura, gli uffici e le postazioni di lavoro.

Alle sommità, il volume a nord ospiterà una serra mentre quello a sud una terrazza con una sala lettura aperta tutto il giorno. Al centro dell'edificio, e interrato, si troverà il deposito robotizzato, progettato per accogliere due milioni e mezzo di volumi. Sarà una specie di 'bunker' contro la polvere e gli incendi. Un terzo padiglione conterrà infine l'imaginarium, interamente dedicato ai bambini per giochi, esperimenti didattici e rappresentazioni, e l'auditorium interrato da 300 posti per conferenze, concerti, spettacoli e incontri pubblici.

La nuova Beic

L'area in cui verrà costruita la sede della Beic è una zona dismessa di circa 13mila metri quadri tra viale Molise e via Cervignano, a poche centinaia di metri dalla fermata di Porta Vittoria del passante ferroviario, ma vicina anche alla fermata Dateo del passante e della futura M4. Il quartiere è il medesimo dell'ex macello di viale Molise, al centro di un grande progetto di recupero.

L'edificio, secondo le linee guida stilate dal comune di Milano, avrà una superficie di circa 30mila metri quadri. Punto fondamentale del 'mandato' del concorso era quello di integrare, in spazio pubblico, l'area verde del parco con la nuova biblioteca. Il progetto della Beic conta su un finanziamento dal Pnrr di 101,574 miloni di euro, integrabili con fondi pubblici e privati mentre il vincitore del concorso riceverà un premio di quasi 400mila euro. Si tratterà di una nuova biblioteca che sostituirà la Sormani come 'biblioteca centrale' di Milano. Ospiterà due milioni e mezzo di volumi, di cui almeno 160mila a scaffale. 

Dalla mancanza di fondi all'ipotesi City Life

L'idea della Biblioteca europea risale al 1999. Il progetto originario della Beic (firmato da Peter Wilson) aveva vinto un apposito concorso nel 2001 ed era arrivato, nel 2008, alla fase esecutiva, per poi non essere realizzato per mancanza di finanziamenti ministeriali che, all'epoca, erano stati calcolati in 206 milioni di euro. Ma il 'sogno' della biblioteca europea a Milano non era mai stato veramente accantonato. Nel 2012, ad esempio, l'amministrazione (guidata da pochi mesi dal centrosinistra con Giuliano Pisapia) pensò di realizzarne una 'versione ridotta' a City Life, dove nel frattempo era stato escluso il Museo d'arte contemporanea progettato dall'architetto Libeskind, una delle 'firme' del quartiere. Anche quell'idea, però, fu abbandonata.

Poi, nel 2021, un gruppo di lavoro ha ridefinito le funzioni della biblioteca che, rispetto all'idea originaria di tanti anni fa, assumerà anche le funzioni attualmente svolte dalla Sormani in qualità di 'biblioteca centrale' del sistema milanese. Confermati però i presupposti principali dell'idea originaria: una 'biblioteca-mondo' con importanti collezioni fisiche e digitali per documentare la storia, la cultura e le lingue del continente europeo.

Per riprendere in mano il 'sogno' della Beic è stato necessario organizzare un nuovo concorso. Due i motivi: il primo è che sono cambiate le dimensioni e lo stanziamento economico. Il secondo è che occorreva aggiornarsi alle nuove normative antisismiche, antincendio e sulla sostenibilità ambientale nel frattempo approvate: il vecchio progetto non era più utilizzabile.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Come sarà la nuova biblioteca europea di Milano

MilanoToday è in caricamento