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Adesso il prolungamento della M5 di Milano è un caso politico

M5 sempre più in ritardo: interrogazione dei cinque stelle in regione

Il futuro del prolungamento della metro M5 di Milano da Bignami fino a Monza finisce sui banchi della giunta regionale. Nei giorni scorsi l'associazione Hq Monza aveva sollevato polemiche sullo stop dell'iter che avrebbe dovuto portare all'avvio del cantiere dell'opera. Un'opera che, secondo i calcoli fatti nel 2018, avrebbe dovuto concludersi entro il 2026 giusto in tempo per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina.

A portare all'attenzione dei consiglieri regionali la questione è il consigliere Marco Fumagalli, Movimento 5 Stelle. "Un miliardo e 250 milioni di euro sono già stati stanziati, eppure il progetto legato al prolungamento della metro lilla da Bignami a Monza è ancora fermo al palo - chiede Fumagalli nella sua interrogazione -. Perché? Sull’importanza strategica del prolungamento non vi sono dubbi. Così come non vi sono dubbi in merito al suo impatto positivo dal punto di vista ambientale. Allora perché i lavori sono ancora bloccati al progetto preliminare del 2018? Certamente l’emergenza pandemica può avere avuto il suo impatto, ma tre anni sono un tempo inaccettabile".

Ed è proprio questo il punto sul quale chiedeva chiarimenti Hq Monza. Un ritardo "ingiustificato" visto che il progetto era pronto e i fondi erano già stati stanziati. Tre anni di stop che ad oggi diventano impossibili da recuperare per realizzare l'infrastruttura nei tempi previsti allora. 

"Chiedo a Regione Lombardia non solo di rendere note date certe e tempi di realizzazione, ma voglio anche sapere il motivo di queste lungaggini. Perché i pendolari brianzoli sono ancora costretti ad attendere, nonostante la presenza di un progetto concluso e di finanziamenti già stanziati?", conclude il consigliere pentastellato. 

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