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Le sospensioni contro medici e infermieri non vaccinati

Burioni: "Doloroso ma indispensabile per la sicurezza dei pazienti"

"In presenza di un accertamento da parte della Asl di operatori sanitari e medici non vaccinati, si provveda ope legis (per effetto di una norma di legge, ndr) alla sospensione del medico e alla sua attività finchè lo stesso non avrà effettuato la vaccinazione anti-Covid e comunque non oltre il 31 dicembre". Lo spiega il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, Filippo Anelli, in riferimento alle sospensioni avviate da Asl di varie regioni sulla base del chiarimento del ministero sul decreto di aprile che ha introdotto l'obbligo vaccinale per gli operatori sanitari.

"Incredibile, doloroso ma indispensabile per la sicurezza dei pazienti. Forse bisognerebbe guidare tutti questi sanitari verso un lavoro differente, più adatto a loro". commenta su Twitter il virologo dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Roberto Burioni.

Secondo gli ultimi dati pubblicati dalla struttura del commissario per l'emergenza Covid-19 sono 45.753 mila gli operatori sanitari "in attesa di prima dose o dose unica" di vaccino, il 2,3% del totale di 1,9 mln di operatori sanitari. Dopo due mesi dal decreto, che ha introdotto l'obbligo vaccinale anti-Covid per i professionisti della sanità, sono arrivate le prime sospensioni da parte delle Asl. In questo lasso di tempo gli Ordini professionali, gli ospedali e le Rsa hanno fornito e stanno ancora fornendo i nominativi di tutti i medici e gli infermieri delle diverse strutture sanitarie.

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