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Cronaca San Giuliano Milanese

Spari, bastonate e coltellate: la "Gomorra milanese" per le piazze di spaccio

Tre uomini arrestati dai carabinieri, altri due ricercati: così due bande si scontravano per il controllo delle piazze di spaccio

"Fumo" e "coca" da piazzare. Nemici da "eliminare". Teatro della battaglia, combattuta a bastonate e pistolettate, le strade di San Giuliano Milanese. Tre uomini sono stati arrestati, mentre altri due sono ricercati, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Lodi perché accusati, a vario titolo, di tentato omicidio in concorso, porto abusivo di armi e traffico illecito di sostanze stupefacenti. 

Le manette sono scattate per tre cittadini marocchini - di 30, 28 e 24 anni -, i cui nomi sono finiti in un'indagine dei carabinieri che ha fatto luce sullo spaccio a San Giuliano e sulla lotta tra due diverse bande per il dominio del territorio. Una lotta che almeno in due occasioni ha rischiato di finire nel sangue. Come la notte tra il 27 e il 28 settembre, quando i militari erano intervenuti in via Turati dopo la segnalazione di una violentissima rissa. Al loro arrivo, gli investigatori avevano trovato un'auto spaccata a bastonate e un proiettile e un'olgiva sull'asfalto, segno inequivocabile che qualcuno avesse sparato. Dall'ascolto dei testimoni, dalle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza e dalle perizie balistiche, l'inchiesta ha poi accertato che quella notte chi aveva aperto il fuoco lo aveva fatto ad altezza uomo, con il rischio - se non l'obiettivo - di uccidere. 

La notte del 30 novembre la "risposta" dell'altro gruppo. A farne le spese erano stati tre uomini, tutti accoltellati in piazza Vittorio Alfieri, a due passi dalla via Emilia. Un 22enne, cittadino marocchino, era finito all'ospedale di Vizzolo per un fendente a una gamba, un suo connazionale 32enne era stato centrato al collo da una coltellata mentre un 39enne - anche lui di origini marocchine - era rimasto ferito per un fendente che gli era stato sferrato alle spalle. 

Le due fazioni, stando a quanto accertato dall'indagine, combattevano così la loro guerra per piazzare in città il loro hashish e la loro cocaina. Come certificato anche dagli arresti in flagranza effettuati tra settembre e dicembre 2023: tre persone fermate per spaccio e una quarta perché trovata in possesso, nascosto in macchina, di un revolver 44 Magnun carico e pronto all'uso. Venerdì, quando i carabinieri hanno dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare in carcere, sono stati sequestrati anche 16mila euro in contanti. 

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