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Cronaca Cenisio Monumentale / Via Francesco Caracciolo

C’è una Milano che "vuole" i profughi, in mille alla fiaccolata: “Perché nessuno è straniero”

Arrivo proprio davanti alla caserma Montello, dove a breve entreranno trecento profughi

Sono scesi in strada, nonostante la pioggia, per dire che “qui - a Milano - nessuno è straniero”. Hanno sfilato con delle candele accese in mano per ricordare “i nuovi desaparecidos” e per chiedere di fermare la “strage dei confini”. Hanno spiegato, urlato, che le porte del loro quartiere sono aperte. A tutti. 

Milano, fiaccolata per i profughi

Erano in tanti giovedì sera - donne, uomini, ragazzi, bimbi - a sfilare per le vie di zona 8 per una fiaccolata di solidarietà per i profughi e per i migranti dispersi in mare. Circa mille persone, candele in mano, hanno “marciato” per le strade del quartiere mostrando striscioni dal significato abbastanza eloquente: “Qui nessuno è straniero, stop war not people”, si leggeva su quello in testa alla manifestazione. E ancora “solidarietà ai rifugiati che dalla miseria della guerra sono scappati” e “Barrio San Siro solidale e antirazzista”. 

La manifestazione è terminata - e non è un caso - davanti a quella caserma Montello che da novembre ospiterà trecento profughi: una soluzione, questa, contro la quale il comitato “giù le mani dalla Montello” - e alcuni partiti di centrodestra - hanno raccolto firme e organizzato manifestazioni. 

I manifestanti di giovedì, invece, si sono dati appuntamento al prossimo primo novembre, quando i migranti arriveranno nella struttura. E proprio lì vicino si terrà un pranzo di solidarietà. 

Agli organizzatori del corteo di giovedì sera è andato anche il pensiero di Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali del comune. "Ringrazio tantissimo questi cittadini. Donne e uomini della zona dove arriveranno tra poche settimane trecento profughi. Milanesi - ha scritto -, che alle sirene della paura preferiscono la concretezza della solidarietà".

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