E' sposato (ma la moglie è sparita il giorno delle nozze): niente pensione sociale
Disavventura di un uomo che 15 anni fa si è sposato con un'albanese subito scomparsa dalla circolazione. L'uomo è vittima di un'evidente truffa ma per la pensione sociale serve la dichiarazione dei redditi anche di lei
Non può ricevere la pensione sociale perché è ufficialmente sposato. Anche se, in realtà, sua moglie l'ha vista l'ultima volta il giorno del matrimonio. Perché, evidentemente, alla donna serviva - più che il matrimonio - il certificato. E' la storia - a tratti assurda - di un uomo di 67 anni, Pierluigi C., che vive nelle case popolari di via Quarti a Baggio. La racconta il Giorno.
L'uomo, 15 anni fa, si è sposato con un'albanese di 35 anni, conosciuta attraverso una vicina di casa presso cui faceva le pulizie. La sposa, però, è sparita dalla circolazione dopo la cerimonia. Così il malcapitato si è rivolto alla polizia. Dalle foto segnaletiche ha riconosciuto i testimoni, che sono risultati due pregiudicati. Gli agenti non ci hanno messo tanto a capire di essere di fronte a una delle organizzazioni che gestiscono truffe matrimoniali per far ottenere il permesso di soggiorno. La sposina albanese svolgeva anche un "doppio lavoro": prostituta di notte.
Un processo, poi niente. Il matrimonio non è stato annullato. Ora l'uomo avrebbe bisogno della pensione sociale, perché il sussidio comunale non gli basta e i contributi da ex dipendente della Sip nemmeno. Ma per avere la sociale dovrebbe presentare la dichiarazione dei redditi della moglie. Cosa, appunto, impossibile.
Per di più, Pierluigi ha anche paura. Perché nel suo quartiere - come del resto in altre zone di Milano, ad esempio San Siro - sono in aumento le occupazioni abusive. E racconta di gente che bussa alla sua porta, chi per chiedere ospitalità, chi magari per vedere se è possibile occupare.
