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Economia

Crisi San Raffaele: "A breve potrebbero partire lettere di licenziamento"

"La nostra unica speranza è che la struttura diventi pubblica"

"Fra qualche giorno potrebbero partire le lettere di licenziamento. Come Rsu stiamo raccogliendo le firme per riaprire il tavolo del dialogo, ma l'azienda ci ha detto che la trattativa è chiusa e non c'é più spazio per il dialogo".

OLTRE AI LAVORATORI: OCCUPAZIONE STUDENTI

A dirlo Margherita Napoletano, delegata dell'Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria) dell'ospedale San Raffaele di Milano, durante l'assemblea cittadina, organizzata sabato mattina a Milano dal Coordinamento dei lavoratori della sanità del capoluogo lombardo.

"L'unica soluzione - continua - è far diventare il San Raffaele pubblico, e far sì che la legge, almeno in Lombardia, preveda lo stesso tipo di contratto sia per i dipendenti della sanità pubblica che di quella privata accreditata".

Intanto il presidio dei lavoratori del San Raffaele, assicura Graziella Monacelli, vice-coordinatrice dell'Rsu, "continua, ma ci serve il sostegno e il supporto di tutti, per spezzare la campagna di isolamento e assedio cui siamo sottoposti e anche per raccogliere fondi. Da oggi infatti lanciamo la nostra cassa di resistenza per aiutare i lavoratori che potrebbero essere licenziati".

A tale scopo Arci Metromondo ha organizzato una serata per l'8 marzo, il cui ricavato sarà devoluto a tale scopo. Mercoledì 27 febbraio invece è convocata l'assemblea generale dei lavoratori del San Raffaele, dove verranno spiegati gli ultimi sviluppi, dopo il fallimento della mediazione tentata dal prefetto di Milano.

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