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Seveso e Lambro monitorati

Piogge forti e rischio idrogeologico, a Milano scatta l'allerta meteo

Domenica di maltempo a Milano e in Lombardia: la Protezione civile monitora

Quella di domenica 10 marzo a Milano sarà una giornata all'insegna del maltempo. Le previsioni meteo concordano nel dire che la pioggia accompagnerà l'intera giornata, soprattutto le ore del mattino. Nel pomeriggio potrebbe esserci una pausa per poi riprendere la sera. Il Centro monitoraggio rischi naturali della Regione Lombardia ha attivato l'allerta meteo gialla per rischio idrogeologico sul nodo idraulico Milano. L'allarme sarà in vigore per 24 ore, dalla mezzanotte del 10 marzo alla mezzanotte dell'11.

Il Seveso e Lambro monitorati 

Attorno alle 9.30, il fiume Seveso a Milano ha raggiunto la soglia di attenzione. Alle 12.30 è toccato al Lambro. Lo ha comunicato il servizio automatico della Protezione civile del comune di Milano, invitando i cittadini residenti nelle zone allagabili a prendere le dovute precauzioni. L'assessore alla Sicurezza Marco Granelli ha spiegato che Seveso e Lambro sono nella fase più intensa dalle prime ore di domenica mattina si estenderà per la giornata. In generale i livelli sono saliti. Per il Seveso sta lavorando il canale scolmatore e i livelli sono di poco superiori al metro. "Comunque la vasca di Milano - ha assicurato - è pronta a entrare in funzione e questo ci rassicura tutti. Ci preoccupa il Lambro che al parco ha raggiunto quota 180".

"A parco Lambro evacuate le comunità. Per il Seveso - ha ribadito - la vasca è pronta a essere attivata, e quando ci avviciniamo ai due metri a Milano la metteremo in funzione. Purtroppo a monte le vasche non ci sono ancora e tocca Milano tutelarsi da sola. Speriamo - conclude Granelli - che Regione Lombardia e Aipo si muovano". Seveso e Lambro esondano a Milano intorno a 3 metri.

Per i vigili del fuoco è una giornata di super lavoro. Stando a quanto comunicato dalla direzione regionale, alle 13 c'erano 150 gli interventi in corso. Quasi 400 alle 18. Le operazioni di soccorso riguardano principalmente allagamenti, taglio di piante e la messa in sicurezza degli elementi costruttivi. Sulla Strada Statale SS 36, nel comune di Lissone (Monza Brianza) è stata recuperata una vettura da un sottopasso allagato. Le province più colpite risultano essere Brescia, Milano, Cremona e Mantova, dove si concentrano la maggior parte degli interventi.

Aggiornamento: attivata la vasca di contenimento del Seveso

Le previsioni meteo per domenica 10 marzo

Per la giornata di domenica si prevedono piogge diffuse da moderate a forti, più marcate sui settori Nord-orientali e sulla zona “Laghi e Prealpi varesine” nella parte al confine con il Piemonte. Le precipitazioni saranno insistenti già nella notte a partire dai settori occidentali e in rapida estensione anche a Est e saranno più intense nell'intervallo tra le prime ore del mattino e metà pomeriggio, con una probabilità seppur bassa di qualche isolato rovescio o temporale sulla bassa pianura orientale.

Dal tardo pomeriggio le piogge inizieranno ad attenuarsi e a esaurirsi a partire dalla fascia di bassa pianura e Appennino e in rapida estensione anche a Nord, con piogge che a inizio sera saranno deboli residuali e confinate ai settori prealpini e alpini centro orientali. Il vortice depressionario veicolerà aria umida più mite, con una quota dello zero termico variabile tra 1300 e 1600 metri.

L'assessore Granelli mostra come funziona la vasca: video

Il limite più probabile della quota neve sarà attorno a 1000- 1200 metri, saranno possibili locali abbassamenti in concomitanza alla fase precipitativa più intensa, con accumuli a questa fascia di quota arealmente attorno a 5-15 cm sul comparto alpino e prealpino o a valori superiori sulla parte orientale, mentre in Appennino nevicate deboli con accumuli al più di pochi cm. Si attende un rinforzo della ventilazione nella prima parte della giornata, con valori medi areali fino a 40 km/h e possibili raffiche fino a circa 60 km/h. Dalle prime ore del pomeriggio la ventilazione sarà in attenuazione in pianura e sui settori alpini, mentre resterà persistente in Appennino fino al tardo pomeriggio. Zone omogenee di allertamento Decorrenza della criticità

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