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Al via l’iter per il riconoscimento di soccorritore e autista soccorritore

Presentato in Commissione Sanità il progetto di legge. Presidente Patrizia Baffi e relatore Christian Garavaglia: “Figure fondamentali a presidio della salute e del territorio”

Riconoscere, promuovere e valorizzare le figure del soccorritore, dell’autista soccorritore e dell’operatore tecnico di centrale operativa: questo l’obiettivo che si pone il progetto di legge presentato nelle scorse ore in Commissione Sanità, presieduta da Patrizia Baffi (FdI).

“Con questa proposta di legge intendiamo riconoscere, anche professionalmente, il ruolo di tre figure fondamentali nel sistema dell’emergenza e della prima assistenza, colmando così un vuoto normativo. Ciò per rafforzare ulteriormente il Servizio Sanitario Regionale, considerando anche le funzioni sociali che sono svolte da questi volontari, a presidio del territorio, che contribuiscono al benessere delle nostre comunità locali - ha sottolineato nel suo intervento in Commissione il relatore Christian Garavaglia (FdI) -. Questa novità normativa contribuirà significativamente al miglioramento dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza a favore dei lombardi”.

Nel merito la Presidente della Commissione Sanità Patrizia Baffi ha evidenziato come "attraverso percorsi formativi adeguati sarà possibile consentire a queste figure di svolgere attività di soccorso e di primo intervento conformemente ai protocolli in uso presso il Servizio di Emergenza Territoriale. Si tratta di un riconoscimento concreto del fondamentale ruolo svolto dal Terzo Settore e dalle associazioni di volontariato, investendo in formazione e competenze per garantire standard sempre più omogenei su tutto il territorio regionale".

La proposta di legge, prima in Italia a livello regionale, intende riconoscere, valorizzare e promuovere la figura del soccorritore volontario e dell’autista soccorritore attivando percorsi formativi strutturati che ne garantiscano adeguata competenza professionale e capacità di risposta in situazioni di grave criticità che necessitano di tempismo e prontezza decisionale.

Promuovere percorsi formativi strutturati

Il testo normativo prevede l’attivazione di percorsi formativi strutturati per assicurare i livelli essenziali di formazione e la certificazione delle competenze necessarie. La frequenza ai corsi di formazione consentirà il rilascio di un attestato che costituisce requisito obbligatorio per lo svolgimento dell’attività sui mezzi di soccorso di base e avanzati per le figure di soccorritore e autista soccorritore e nelle centrali operative per il tecnico delle centrali di soccorso.

Per la figura del soccorritore è previsto un percorso formativo della durata complessiva di 200 ore, suddivise in 120 ore di teoria e esercitazioni in aula e in 80 ore di tirocinio sui mezzi di soccorso. L’autista soccorritore dovrà frequentare un corso della durata non inferiore alle 200 ore, suddivise in 50 ore di teoria ed esercitazioni e in 150 ore di tirocinio sui mezzi di soccorso. Il tecnico delle centrali di soccorso dovrà svolgere un percorso formativo di 96 ore (40 di teoria e 56 di tirocinio) per volgere attività presso le centrali NUE 112, di 92 ore (32 di teoria e 60 di tirocinio) per le centrali NEA 116117 e 300 ore (100 di tirocinio e 200 di teoria) per le centrali del sistema di emergenza-urgenza 118.

Sono oltre 30mila le donne e gli uomini che oggi in Lombardia svolgono il servizio volontario di soccorritore e di autista soccorritore attraverso la rete di emergenza urgenza coordinata dall’Agenzia Regionale di Emergenza Urgenza (Areu) e costituita da tutte le associazioni di volontariato di assistenza e soccorso.

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