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L'accusa

Santoro, l'accusa al Comune di Milano: "Fuorilegge". Ecco perché

La diatriba tra l'ex conduttore e l'ufficio elettorale di Palazzo Marino

Comune di Milano "fuorilegge" sulla raccolta firme per le elezioni. La denuncia arriva da Michele Santoro, noto giornalista e promotore della lista "Pace Terra Dignità" alle elezioni europee che si terranno il 9 giugno 2024. Secondo l'ex conduttore, i responsabili della lista avrebbero inviato all'ufficio elettorale di Palazzo Marino una email certificata con i nomi dei candidati "per consentire ai cittadini di apporre la loro firma", ma l'ufficio avrebbe risposto che "il Comune di Milano non effettua alcun servizio di raccolta delle sottoscrizioni".

Secondo Santoro, in questo modo il Comune si starebbe comportando fuori dalle regole. A suo dire, la gran parte dei municipi italiani metterebbe invece a disposizione l'ufficio elettorale comunale per far sì che i cittadini sottoscrivano le liste. "Ci auguriamo che il sindaco Beppe Sala agisca tempestivamente per ripristinare la legalità", ha dichiarato Santoro, chiedendo anche un intervento del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. 

Le liste dei candidati devono essere sottoscritte da 75mila elettori in totale, suddivise in ognuna delle 5 circoscrizioni. Inoltre in ogni Regione della circoscrizione devono esserne raccolte almeno 3mila. Sono esentati i partiti già presenti nel Parlamento europeo e in quello italiano. Per la raccolta di firme c'è tempo fino al 30 aprile.

Sfondo rosso e colomba bianca, la lista "Pace Terra Dignità" promossa da Michele Santoro nasce esplicitamente contro l'invio di armi all'Ucraina, definendo "terre contese" quelle occupate dalla Russia e invocando un negoziato che garantisca "la sicurezza di entrambe le parti". Tra i candidati dovrebbero esserci l'attivista Benedetta Sabene, lo storico Angelo D'Orsi, lo scrittore Nicolai Lilin e il segretario di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo.

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