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Olimpiadi 2026, colpo di scena: non c'è più il tridente, Torino "cacciata"

Il governo prende atto dei continui litigi e della difficoltà politica del sindaco torinese e decide di togliere l'appoggio alla candidatura a tre. Si va avanti con Milano e Cortina

Torino non è più tra le città candidate alle Olimpiadi invernali del 2026. Accade a un giorno dal deposito ufficiale della candidatura al Comitato olimpico internazionale (Cio) da parte del Coni. E accade mentre Milano e il Governo litigavano sulla questione della città capofila della candidatura italiana, che nei piani avrebbe dovuto coinvolgere Milano, Torino e Cortina d'Ampezzo.

Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del consiglio, ha annunciato che la proposta di candidatura a tre non aveva più l'appoggio del Governo nazionale. L'annuncio alle tre del pomeriggio del 18 settembre davanti alle commissioni di Camera e Senato. L'esponente leghista ha aggiunto di considerarlo un proprio personale fallimento e ha spiegato a deputati e senatori di avere provato a mediare per settimane tra le città coinvolte, soprattutto i due capoluoghi di Regione. 

Avanti con Milano e Cortina

Immediate le reazioni delle altre due realtà coinvolte. Luca Zaia e Attilio Fontana, entrambi leghisti e governatori rispettivamente di Veneto e Lombardia, rilanciano l'opzione a due città, affermando che "è impensabile gettare tutto alle ortiche" e che "la candidatura va salvata. Le due Regioni hanno come unico traguardo quello di portare in Italia le Olimpiadi invernali del 2026".

E questo sarebbe esattamente il piano B del Coni, che a Losanna presenterà il progetto "Milano-Cortina 2026", sfruttando quindi l'internazionalità del brand Milano e delle Dolomiti. Le ultime settimane sono state di tensioni moltiplicate a vari livelli. Da una parte la già citata lite tra il Governo e il sindaco di Milano Beppe Sala che, forte dell'esperienza di Expo, ha continuato a ripetere che occorreva che una delle città fosse capofila dell'organizzazione. Dall'altra le tensioni tutte interne alla maggioranza, tra la Lega (che governa le Regioni Lombardia e Veneto) e il Movimento 5 Stelle (che governa la città di Torino col sindaco Chiara Appendino).

L'ultimo atto della lite tra Sala e il Governo era andato in scena poche ore prima della comunicazione di Giorgetti: protagonista l'altro sottosegretario alla presidenza, il pentastellato Simone Valente, che aveva stoppato energicamente il sindaco di Milano dicendo che la pretesa del capoluogo lombardo come capofila non sarebbe stata accolta, minacciando di fare saltare tutto: "Non è possibile procedere quando la proposta di Coni e Governo non è sostenuta da una città importante come Milano". 

A Torino peraltro la Appendino è in continuo "ostaggio" di cinque consiglieri pentastellati che minacciano di far saltare la maggioranza se la corsa olimpica prosegue; e per di più a Torino non hanno mai ben digerito il "tridente"; memori delle Olimpiadi invernali in solitaria del 2006. Il governo ha quindi preferito estromettere il capoluogo torinese, togliendo per il momento l'appoggio ufficiale del governo al pre-dossier che il Coni presenterà a Losanna.

Milano-Cortina senza soldi del Governo?

"L'appoggio del Governo è fondamentale", ha affermato Attilio Fontana a margine della seduta di martedì 18 del consiglio regionale lombardo, ma per il resto "con gli aiuti del Cio vedremo di cavarcela con le nostre risorse". Poi, nel caso di fallimento, "possiamo dire di aver fatto di tutto per consentire all'Italia di avere un grande evento, e avremo la coscienza a posto".

Il sottosegretario Giorgetti, dopo l'audizione alle commissioni di Camera e Senato, aveva specificato che "se Lombardia e Veneto vogliono andare insieme, se ne faranno carico loro anche in termini di oneri. In caso di candidatura tridente (con Torino, ndr) il Governo avrebbe messo le garanzie, in questo caso non ci saranno ma dovranno fornirle loro".

E il sindaco di Milano Beppe Sala ha "aperto" all'idea di Milano e Cortina insieme per le Olimpiadi: "La proposta di Luca Zaia e Attilio Fontana sulle Olimpiadi merita un rapido approfondimento. La mia posizione è nota, ma questa soluzione può funzionare", ha scritto su Twitter.

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