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Forze Armate San Siro / Piazzale Veronica Gambara

Truffatore di anziani in azione, a Milano scatta la caccia all'uomo: arrestato il finto avvocato

I 'ragazzi' della Squadra antitruffa del Nucleo investigativo dei carabinieri lo hanno beccato

Con 'la scusa del figlio incidentato' e fingendosi un avvocato aveva appena truffato un anziano a Milano: dalla vittima si era fatto consegnare 2.350 euro in contanti e alcuni gioielli. Nonostante il 'colpo' andato a segno, però, era rimasto nel quartiere, in strada. Dal proprio cellulare continuava a telefonare potenziali prede alle quali raccontava la stessa 'favoletta', sperando che qualcuno ci cascasse di nuovo.

Le segnalazioni

Non aveva fatto i conti con i 'ragazzi' della Squadra antitruffa del Nucleo investigativo dei carabinieri di via Moscova. I militari, dopo aver ricevuto un paio di chiamate di denuncia da parte di alcuni signori residenti nella zona - Bande Nere e Gambara - capiscono che il truffatore è in azione. Cogliere questo tipo di criminali in flagranza di reato è veramente difficile, anche per via della ritrosia - o lentezza - da parte delle vittime a denunciare. Bisognava muoversi in fretta e loro lo fanno. In poche decine di minuti, gli investigatori sono in strada alla ricerca di qualcuno col profilo del potenziale truffatore.

La 'caccia' al truffatore

Nei pressi della fermata della metropolitana rossa Gambara, i carabinieri notano un tipo sospetto. Giovane, dall'aspetto pulito, indossa abiti eleganti e continua a fare telefonate col cellulare, passeggiando avanti e indietro. Gli uomini in borghese lo fermano per un controllo e bingo: nella sua borsa a tracollo ha dei gioielli e una mazzetta di 2.350 euro. Mantenendo la calma, prova a spiegare che sono 'preziosi' che la nonna gli ha dato per venderli ai compro oro e per questo ha il denaro. In mezzo alla mazzetta di banconote, però, c'è il bigliettino segna turno di una banca. E' la traccia giusta.

Gli impiegati dell'istituto di credito risalgono al titolare del segna turno: è un anziano di 86 anni che, poco prima, era andato a prelevare 2mila euro. Raggiunto a casa, il pensionato, che ancora non aveva capito di essere stato raggirato, spiega ai militari che il bandito al telefono gli aveva riferito che il figlio rischiava il carcere perché aveva fatto un incidente ed era senza Rc auto. Per questo motivo doveva pagare subito i danni. Non avendo tutto il denaro richiesto, l'86enne aveva consegnato al finto avvocato anche i gioielli che possedeva.

Il 'fiuto' dei detective aveva ragione. Il ragazzo, un 30enne italiano, è il truffatore. Non ha precedenti penali ed è originario di Melegnano (Milano). Ora, dopo il processo per direttissima nella mattinata di giovedì, è stato trasferito agli arresti domiciliari.
 

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