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Lorenteggio Giambellino Lorenteggio / Via Giambellino, 130

Il medico del Giambellino va in pensione e nessuno ancora lo sostituisce: anziani preoccupati

Il quartiere delle case popolari è molto abitato da persone di età avanzata che non potrebbero fare chilometri per recarsi da altri professionisti

Andrà in pensione tra pochissimo il medico di base del quartiere Giambellino, Carlo Lorenzo Veneroni, con studio in via Giambellino 130. La notizia non è tanto questa, quanto il fatto che non vi sono in pratica sostituti. La zona delle case popolari che comprende anche via Odazio e via Apuli resta senza medico di base dal primo luglio 2021. Non quindi una bella notizia per gli abitanti tra i quali, peraltro, non pochi sono anziani.

Impensabile per loro rivolgersi ai professionisti con studio dall'altra parte della ferrovia, lungo via Lodovico il Moro. I medici più vicini, lungo via Lorenteggio, al momento sono tutti "pieni", non hanno disponibilità; e, comunque, quando un medico va in pensione, occorre "ricollocare" centinaia di pazienti, non poche unità. Il medico più vicino ad avere posti liberi è ad oltre un chilometro dallo studio di Veneroni. Troppo per gli anziani.

Ats Milano, nel mese di marzo, ha aperto una procedura per trovare nuovi medici, per fare fronte alle necessità delle varie aree del territorio. Tra queste anche il quartiere Giambellino. Il fatto, però, è che nessuna legge "obbliga" i medici che si rendono disponibili per un ambito territoriale (quello in questione è denominato "Barona-Lorenteggio") ad aprire l'ambulatorio nelle immediate vicinanze di quello del collega che va in pensione, né è fattibile che nello stesso ambulatorio ci sia il "passaggio di consegne" perché si tratta di contratti tra privati (Giambellino 130 non è un edificio Aler) e lo studio sarebbe stato già messo in vendita. 

Naturalmente un nuovo medico che trovasse studio nell'ambito di destinazione ma non nel "cuore" delle case in cui vivono i pazienti di quello vecchio, data l'anzianità degli stessi, non risolverebbe il problema. Per il momento, non resta che aspettare e vedere se qualche giovane dottore "risponde" alla chiamata di Ats. 

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