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Chiuso a Rho un allevamento di cani: condizioni terribili

Trovati cani in spazi angusti, animali morti in celle frigorifere e in giro. L'80enne allevava cani per vendere i cuccioli. La scoperta

Un allevamento di cani è stato smantellato a Rho grazie all'intervento della guardia di finanza e dell'Eital (Ente italiano tutela animali e legalità), nonché del deputato del Movimento 5 Stelle Paolo Bernini. I militari e gli operatori hanno trovato una situazione ingiustificabile all'interno del giardino e del magazzino posti nelle vicinanze della casa di famiglia dell'80enne M.C., che è stato denunciato per maltrattamento e uccisione di animali (il video delle condizioni degli animali).

L'uomo allevava cani di varie razze di piccola taglia e vendeva (a poco prezzo) i cuccioli. Il problema è che, però, teneva (da trent'anni, ha ammesso) gli animali in uno stato a dir poco pietoso. Tanto che i nipoti di M.C. preferivano non avvicinarsi alla "zona" a causa dell'odore nauseabondo.

I cani, in particolare, venivano tenuti in spazi angusti, gabbie inadatte: non potevano muoversi o potevano farlo con molta difficoltà. In una cella frigorifera l'80enne teneva carcasse di animali morti, ma sono stati trovati anche un vitello bollito in un pentolone ed una carcassa di vitello in una carriola.

Le indagini diranno a cosa servissero gli animali morti, ma molto probabilmente era il cibo sia per i cani sia per altri animali: da maiali ad asini e un pony (trovato ferito e incatenato). I veterinari hanno visitato tutti gli esemplari, che adesso verranno distribuiti in strutture idonee, a seconda della specie. I cani, in particolare, saranno trasferiti in canili abilitati. Gli equini in fattorie didattiche.

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