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Acerbi assolto per gli insulti razzisti: la risposta di Juan Jesus

Il giocatore del Napoli ha cambiato la foto del profilo Instagram con una immagine che rievoca le battaglie contro il razzismo del Black Power

Francesco Acerbi assolto dal giudice sportivo per il presunto caso di razzismo contro Juan Jesus e quest'ultimo che risponde con una nuova foto sui suoi profili social: uno scatto con il pugno chiuso, in alto. È questa la reazione di Juan Jesus alla sentenza. Il giocatore del Napoli ha cambiato la foto del profilo Instagram con una immagine che rievoca le battaglie contro il razzismo del Black Power, di Tommie Smith e John Carlos sul podio dei Giochi di Messico 1968 con il pugno chiuso. Pugno chiuso ripreso dalle manifestazioni del Black Lives Matter.

Juan Jesus cambia la foto, pugno alzato su Instagram

Acerbi assolto e la moglie su Instagram

L'interista è stato assolto perché non ci sono prove. Il giudice sportivo della Serie A è chiaro. Il 35enne non è stato sanzionato né squalificato e sarà tra i convocati per la partita contro l'Empoli di lunedì 1° aprile. Si ipotizzava una stangata da varie giornata di squalifica, è andata diversamente. Non è stato quindi applicato l'articolo 28 del codice di giustizia sportiva che prevede fino a dieci giornate di squalifica. Il giudice Gerardo Mastrandrea ha "ritenuto che non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto sicuramente discriminatorio dell'offesa recata".

Juan Jesus, quando si è ritrovato in videoconferenza di fronte al procuratore federale, aveva ribadito di aver subito un insulto razzista: "Acerbi mi ha detto 'vai via nero, sei solo un negro', ha ammesso poi di aver sbagliato e mi ha chiesto scusa aggiungendo poi anche: 'Per me negro è un insulto come un altro'". Gli ultimi casi, dal 2020 in poi, tra Serie B e Lega Pro, non avevano mai portato a meno di dieci giornate di squalifica, anche in assenza di prove che certificassero il gesto razzista. Per i presunti insulti razzisti, Acerbi era stato escluso dalla Nazionale.

Dopo la notizia, su Instagram, la moglie del difensore dell'Inter, Claudia Scarpari, ha scritto: "Cin cin. A chi insulta i familiari. A chi minaccia la vita dei figli. Ai leoni da tastiera. A chi ha sommerso di insulti me e i miei figli per giorni interi, cin cin. Ne avete bisogno".

La reazione del Napoli dopo l'assoluzione

"Il signor Acerbi non è stato sanzionato. A questo punto il colpevole dovrebbe, per la "giustizia" sportiva, essere Juan Jesus, che avrebbe accusato un collega ingiustamente - si legge in una nota ufficiale del Napoli - Non è ragionevole pensare che abbia capito male. Il principio di maggiore probabilità di un evento, ampiamente visibile dalla dinamica dei fatti e dalle sue scuse in campo, che nella giustizia sportiva è preso in considerazione, scompare in questa sentenza".

"Restiamo basiti - aggiunge la società azzurra - Inoltre, se quanto accaduto in campo, lo dice la sentenza, 'è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte...dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo', perché non irrogare a quest’ultimo alcuna sanzione? Perché, poi, lo dice sempre la sentenza, 'essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa', nessuna decisione è stata assunta dalla 'giustizia' sportiva al riguardo per punire il responsabile? Restiamo ancor più basiti. Il Napoli non aderirà più a iniziative di mera facciata delle istituzioni calcistiche contro il razzismo e le discriminazioni, continueremo a farle da soli, come abbiamo sempre fatto, con rinnovata convinzione e determinazione".

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