rotate-mobile
Cronaca Duomo / Piazza del Duomo

Allarme attentati a Milano: ecco in città i corpi speciali dei carabinieri

Giovedì sera, come racconta “Il Corriere”, venticinque uomini del Gis e del gruppo Tuscania sono sbarcati a Milano: si tratta di militari dei corpi speciali esperti in armi, esplosivi e liberazione di ostaggi. I dettagli

La speranza è che il loro sia poco più che un tranquillo soggiorno in città. L’esigenza, al contrario, è quella di farsi trovare pronti nel minor lasso di tempo possibile, qualunque cosa accada. Il rischio, concreto più che mai, è quello di “scioccare” ulteriormente Milano, già colpita e spaventata dagli attentati di Parigi e dalle minacce dei jihadisti del gruppo islamico

Alla fine, tra i fattori in campo, ha vinto la necessità, l’esigenza. L’obbligo di difendere la città dagli attacchi, al momento - fortunatamente - soltanto ipotizzati e temuti. Giovedì sera, come racconta Cesare Giuzzi sul “Corriere della Sera”, sono sbarcati in città venticinque uomini dei reparti speciali Gis e Tuscania dei carabinieri. 

Non una semplice missione a tempo determinato, come avvenuto ad esempio durante i sei mesi di Expo, ma una misura straordinaria decisa a tavolino dal Viminale e dal comando generale dell’Arma.

Il modus operandi dei terroristi, come mostra la scia di sangue della tragica notte parigina, è cambiato: non più esplosioni o atti senza possibilità di risposta, ma sequestri, assalti e conflitti a fuoco. Per questo, il ministro dell’Interno ha deciso che Milano necessitava di una difesa maggiore. Nella malaugurata ipotesi che un gruppo di terroristi prenda “possesso” di uno stadio o di un teatro è necessario che l’intervento dei militari sia immediato. Quindi, non sarebbe consigliabile attendere l’arrivo del gruppo d’intervento speciale e degli uomini del Tuscania da Livorno, loro sede abituale. 

I venticinque militari, tutti esperti di armi, esplosivi e liberazione d’ostaggi, si trovano ora alla caserma Montebello di via Vincenzo Monti. A loro non spetterà nessun compito di indagine, né di prevenzione: Gis e Tuscania entrano in azione soltanto in situazioni di emergenza. 

“Ci troviamo in un momento di grande attenzione, tutte le forze di polizia stanno lavorando senza sosta - ha spiegato al Corriere il comandante Alfa, istruttore e tra i fondatori dei Gis -. Non bisogna cedere alla paura, ma i cittadini non abbiano timore a segnalare tutte le situazioni sospette. Meglio un falso allarme che una minaccia ignorata”. 

E in effetti di falsi allarmi a Milano se ne sono registrati tanti negli ultimi giorni: segno evidente di una città che ha alzato l’allerta e che, almeno un po’, ha paura. L’informativa dell’Fbi che subito dopo gli attentati di Parigi aveva messo in guardia da possibili azioni dei terroristi in Duomo e alla Scala ha colpito nel cuore Milano e i milanesi, che stanno segnalando alle forze dell’ordine ogni dettaglio sospetto. 

Così, in soli due giorni, gli artificieri sono intervenuti due volte in piazza Duomo - evacuata e transennata - e in altri punti “sensibili” della città, come alla clinica Mangiagalli, dove era stata segnalata la presenza - naturalmente falsa - di uomo “imbottito d’esplosivo”. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Allarme attentati a Milano: ecco in città i corpi speciali dei carabinieri

MilanoToday è in caricamento