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Cavo d'acciaio teso in strada: arrestato il complice di Alex Baiocco

Il fermo per blocco stradale è stato eseguito nella notte a Monza dai carabinieri

È stato fermato uno dei due complici di Alex Baiocco, il 24enne milanese già in carcere per aver teso, alle 2 dello scorso 4 gennaio, un filo di acciaio ad altezza d'uomo in viale Toscana a Milano mettendo in pericolo la vita specialmente di motociclisti e ciclisti. Il fermo per blocco stradale è stato eseguito nella notte a Monza dai Carabinieri della Compagnia Monforte. Il giovane, Michele Di Rosa, 18 anni, è stato portato in carcere sempre a Monza. Ora si sta rintracciando il terzo ragazzo. Di Rosa si è presentato in questura a Monza con il suo avvocato e i carabinieri, che l'avevano già identificato, sono andati a prenderlo a casa. Il 18enne aveva noleggiato lo scooter per la fuga.

Alex Baiocco resta in carcere

Intanto resta in carcere ma non dovrà rispondere dei reati di strage e attentato alla sicurezza dei trasporti Alex Baiocco. Lo ha deciso il gip Domenico Santoro che nella mattinata di sabato 6 gennaio ha depositato l'ordinanza di convalida dell'arresto. Non solo, il giudice per le indagini preliminari ha disposto anche che la direzione del carcere trasmetta con urgenza "dettagliata e approfondita relazione sanitaria che descriva le condizioni di salute psico-fisica" del giovane "con riserva di ulteriormente provvedere nel suo interesse".

Nel frattempo i carabinieri stanno cercando i complici del 24enne. Il cerchio attorno a loro si sta stringendo, nelle scorse Baiocco ha fornito i loro nomi di battesimo e i profili Instagram.

Cavo d'acciaio teso in viale Toscana: cos'è successo

La follia - "una bravata per noia", l'aveva definita l'arrestato - era andata in scena poco dopo le 2.30 in viale Toscana, all'incrocio con via Ripamonti. Lì, Baiocco e gli altri due complici avevano fissato un cavo di acciaio a un segnale stradale e a un corrimano, tendendolo in strada ad altezza uomo. Soltanto la chiamata di un testimone alle forze dell'ordine aveva evitato una tragedia.

L'uomo, un 26enne consulente finanziario, aveva notato i tre giovani allontanarsi ridendo e aveva visto un'auto scontrarsi con il "filo". Mentre i due complici sarebbero fuggiti a bordo di uno scooter in sharing, Baiocco si era allontanato a piedi prima di essere fermato in viale Sabotino dai carabinieri del Radiomobile. Dopo un'iniziale reticenza, messo alle strette il ragazzo aveva confessato. Aveva raccontato che lui e gli amici si "annoiavamo" e di aver fatto "una cazzata per gioco".

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