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Cronaca

Milano, un barcone in piazza del Duomo? Ecco l'idea di un memoriale per i migranti morti

Sala: "Segno importante per la città". Majorino: "Simbolo straordinario". Ma c'è chi dice no

Un barcone in piazza del Duomo a Milano. O meglio, il relitto di una “carretta del mare” da sistemare nella piazza simbolo della città meneghina. “Un segno importante”, “un simbolo straordinario” per qualcuno, un’idea “demagogica e buonista” per qualcun altro. 

L’idea, la proposta, è del regista premio Oscar Alejandro Gonzalez Inarritu, che vorrebbe portare a Milano ciò che resta del barcone naufragato nel canale di Sicilia il 19 aprile scorso, giorno della più grande strage di migranti che alla fine presentò un conto salatissimo di oltre settecento vittime

La data scelta per l’arrivo del relitto a Milano, almeno nelle intenzioni, è quella del 25 marzo, quando in città ci sarà Papa Francesco, che proprio in Duomo reciterà l’Angelus. 

Da Palazzo Marino, al momento, non ci sono conferme né smentite sul progetto, anche se il sindaco Giuseppe Sala sembra essere affascinato dall’idea. "Penso che potrebbe essere un segno importante per la città - ha commentato. - Ma voglio essere prudente prima di dire che è qualcosa che si può fare. Con Inarritu - ha ammesso il primo cittadino - è stato un incontro in cui abbiamo parlato di alcune iniziative e possibilità, tra cui questa. Ma sulla fattibilità, preferisco fare una fase di analisi a breve prima di commentare".

Parere positivo anche quello dell’assessore alle politiche sociali Pierfrancesco Majorino, da sempre in prima linea per solidarietà e accoglienza. "Una suggestione molto ambiziosa, sarebbe un simbolo straordinario, e - ha auspicato - spero riesca a realizzarla nella città che, dal febbraio 2013, ha accolto 117mila persone, di cui più di 21mila bambini". 

Approvazione è arrivata anche dalla Diocesi milanese, che sta organizzando la visita del Papa. “Si sta cercando di capire il progetto, a cui guardiamo con simpatia e interesse" hanno fatto sapere a Repubblica, tra le prime a sposare l’idea di portare il barcone in Duomo. “In una città che si sforza di accogliere i migranti - la teoria dell’Arcivescovado - un simile memoriale sarebbe un monito per tutti gli altri a vivere lo stesso impegno, e alla nostra città a continuare".

In città, però, c’è anche chi dice no. La prima voce fuori dal coro è quella di Davide Boni, segretario provinciale della Lega Nord. “L’unico simbolo che incarna il peschereccio che ha causato la morte di centinaia di migranti - il suo attacco - è l’incapacità del Governo centrale, in primis di Renzi e di Alfano, nel fronteggiare l’immigrazione clandestina. Incapacità evidentemente spalleggiata da una certa parte della sinistra che incolpa tutti tranne se stessa per le numerose stragi del mare”.

“La proposta di trasportare quel barcone a Milano la trovo demagogica e politicizzata - ha sottolineato -. Invece di trincerarsi dietro un falso buonismo che ha incentivato i viaggi della morte forse Majorino e soci dovrebbero portare questo ‘simbolo’ in Unione Europea, visto che Merkel e compagni hanno da sempre lasciato il nostro Paese abbandonato a stesso a fronteggiare un’invasione continua”.

“Mi auguro che in occasione dell’anno nuovo - la provocazione di Boni - il Sindaco Sala senta il bisogno di erigere a Milano, capitale morale ed economica di questo Paese, anche un monumento per tutti i lavoratori italiani e per tutti i piccoli imprenditori che si sono suicidati a causa della crisi economica e che da più parti hanno ricevuto solo porte chiuse in faccia. Porte che invece buona parte della sinistra ha sempre spalancato solo per predicare un’accoglienza senza fine per i clandestini”. 

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