rotate-mobile
Cronaca Bresso

Una dichiarazione (falsa) per 250 euro: come funziona il trucco per i permessi di soggiorno

La truffa scoperta dalla Locale di Bresso. Nei guai un 59enne che fingeva di ospitare i richiedenti asilo

Sulla carta aveva una sola stanza di venti metri quadrati, che tra l'altro non pagherebbe da almeno un paio di anni, in un appartamento. Eppure, in quello spazio decisamente angusto, ha ospitato almeno cinque persone diverse nel giro di tre mesi. O meglio, stando alle indagini, avrebbe finto di ospitare. 

Un uomo di 59 anni, un disoccupato di Bresso, è stato denunciato nei giorni scorsi con le accuse di falso ideologico in atto pubblico e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina dopo aver "aiutato", in cambio di soldi, alcuni cittadini stranieri nel presentare le richieste per il rilascio, o il rinnovo, del permesso di soggiorno. A incastrarlo sono stati gli agenti della Locale, coordinati dal vicecommissario Alberto Dibiase, che tre mesi fa hanno acceso i fari su di lui. 

I ghisa, partendo dai documenti presentati dai richiedenti asilo, hanno notato che in molti - e in poco tempo - risultavano ospitati dal 59enne, che effettivamente aveva firmato le dichiarazioni di ospitalità necessarie proprio per il permesso di soggiorno. Andando a controllare a casa sua, gli investigatori hanno però scoperto che in realtà nessuno di loro era mai neanche passato da quella abitazione. In tre mesi, stando alle indagini, sarebbero state almeno cinque le dichiarazioni false firmate e non è escluso che siano di più. 

Ad agganciare i richiedenti asilo, sempre stando a quanto ricostruito dagli agenti, era lo stesso 59enne che cercava clienti tra i rider, avvicinandoli nei luoghi in cui i ragazzi attendono di partire per le consegne. A quel punto partiva "l'offerta". Una finta dichiarazione, hanno accertato gli investigatori, costava 250 euro. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Una dichiarazione (falsa) per 250 euro: come funziona il trucco per i permessi di soggiorno

MilanoToday è in caricamento