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Cronaca

Omicidio orefice a Milano: ergastolo per Ivan Gallo

Ivan Gallo, ex tecnico da poco licenziato, si occupava anche dell'impianto di videosorveglianza della gioielleria di Veronesi ed è stato arrestato mentre si trovava in Spagna

"È finita come è giusto che finisse. Io e la mia famiglia ricominceremo a vivere''. Lo ha detto Giorgio Guglielmo Veronesi subito dopo la lettura della sentenza con cui il gup di Milano Alfonsa Ferraro ha condannato all'ergastolo Ivan Gallo il disoccupato di 39 anni accusato dell'omicidio di suo padre Giovanni.

Giorgio Guglielmo Veronesi ha ritenuto la sentenza ''giusta'', cioè proporzionata alla gravità del fatto e ha spiegato che il negozio di via dell'Orso dove lo scorso 21 marzo è stato ucciso suo padre ''verrà smantellato perché per noi è impossibile lavorare là dentro''.

Il gup Ferraro nell'accogliere la richiesta del pm Giancarla Serafini ha contestato a Gallo anche le aggravanti dei futili abietti motivi e della crudeltà e ha inoltre disposto che la liquidazione dei danni ai familiari della vittima, rappresentati dall'avvocato Beatrice Saldarini, verrà decisa in sede civile anche se ha stabilito il versamento di una provvisionale di 400mila euro.

Ivan Gallo, ex tecnico da poco licenziato si occupava anche dell'impianto di videosorveglianza della gioielleria di Veronesi ed è stato arrestato mentre si trovava in Spagna.

Interrogato dal procuratore aggiunto Alberto Nobili e dal pm aveva confessato il suo delitto e si era giustificato dicendo che si trovava in una situazione economica disperata cosa per la quale non gli sono stati concessi gli attenuanti come aveva chiesto il suo difensore l'avvocato Antonio Ranieli.

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