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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Svizzera "contro i ladri dall'Italia": chiude tre frontiere di notte per sei mesi

La decisione (unilaterale) a partire da una mozione avanzata da una politica ticinese anti-europeista

Il Cantone Ticino ha chiuso tre frontiere con le province di Varese e Como, con decisione unilaterale e con tanto di sbarre per impedire fisicamente il passaggio dalle 23 alle 5, per sei mesi. Si tratta di una sperimentazione dovuta al fatto che, dall'Italia, "arriverebbero troppi ladri".

I valichi interessati sono quelli di Pedrinate, Novazzano-Marcetto e Ponte Cremenaga. I cittadini elvetici sono convinti che sia in atto un fiorente fenomeno di "pendolarismo di malviventi" dal Bel Paese e hanno trovato una sponda politica in Roberta Pantani, attualmente consigliere nazionale (cioè parlamentare) per la Lega dei Ticinesi. Che su Facebook si augura che questa triplice chiusura sia "la prima di una lunga serie": i valichi secondari dovevano infatti, inizialmente, essere ben sedici. 

I sindaci dei comuni italiani limitrofi a questi valichi, però, lamentano di non essere stati avvisati ufficialmente dalle istituzioni svizzere. Quantomeno una comunicazione sarebbe stata effettivamente di cortesia. Ma la decisione ormai è presa e attuata: e se la Pantani (nota anche per le sue posizioni fortemente anti-europeiste) e gli svizzeri "festeggiano", bisognerà vedere a livello pratico se la misura servirà oppure no. Non è detto, infatti, che gli orari notturni siano quelli maggiormente utilizzati per i presunti malviventi che valicano la frontiera e non è nemmeno detto, ovviamente, che i furti nella zona di Chiasso da cui tutto ha tratto origine fossero comminati da cittadini italiani.

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