Furti d'auto, sgominate due bande di super specialisti: 57 denunce, 7 arresti
Furti d'auto, ricettazione, contraffazioni. Agivano da professionisti i membri delle due bande sgominate (dopo un anno e mezzo d'indagini) dalla polizia locale di Milano. Nel loro bottino, 73 macchine rubate, 51 navigatori, 50 autoradio. "Giro" di diversi milioni
Furti d'auto, ricettazione, contraffazioni. Agivano da professionisti i membri delle due bande sgominate (dopo un anno e mezzo d'indagini) dalla polizia locale di Milano. Curavano i minimi dettagli della loro attività. C'è voluto il lavoro di due comandi di zona, con la collaborazione della polizia svizzera, per fermare questo vero e proprio traffico di automobili, camper e autocarri.
73 VEICOLI RUBATI - Le indagini sono state coordinate dalla pm Maria Teresa Latella, seguite personalmente dal comandante Mastrangelo e dirette dalle dott.sse Del Bon e Cappellini del corpo di polizia locale. Sono stati recuperati 73 veicoli rubati, tutti restituiti ai legittimi proprietari, oltre a 173 motori, in qualche caso contraffatti, 354 cambi, 51 navigatori satellitari e 50 autoradio, perché i membri delle bande si impossessavano non solo delle automobili ma anche di ciò che trovavano al loro interno. 57 persone sono state denunciate, e a 10 di queste è stata contestata l'associazione a delinquere. Inoltre sono stati arrestati sette membri delle bande (italiani), cui s'aggiunge un latitante tunisino. Sono stati anche sequestrati attrezzi di vario genere, atti a scassinare le automobili e a contraffarle. L'attività fruttava svariati milioni di euro.
GLI ARRESTI - E' stata scoperta grazie alle indagini che il Comando di Zona 4 ha effettuato sulla regolarità delle attività svolte da un'officina di via Fabio Massimo, nella periferia sud-est di Milano. Un'attività svolta a cielo aperto, senza le necessarie autorizzazioni, riversando nel terreno materiale tossico e custodendo nei locali interni alcuni autocarri d'illecita provenienza. Arrestati il titolare dell'officina, Michele T. (63 anni), lo "specialista dei furti" Raffaele P. D. C. (50) e i due "meccanici", Antonio D.N. (59), Giovanni P. (63, già in carcere) e Salah Mohamed D. W. (34), latitante. Questa la prima operazione, denominata Fabio Massimo.
AUTO RUBATE COL CARRO-ATTREZZI - L'altra, denominata Centro Direzionale, è anch'essa partita dalle indagini (operate dal Nucleo Problemi del Territorio) su un'officina meccanica, questa volta in via Cafiero, zona nord della città, e ha portato a tre arresti: il titolare dell'officina Roberto L. C. (46), il suo socio Antonio G. (29) e il ricettatore Ignazio M. (36), che affiancava l'attività illecita all'attività (regolare) di rottamatore. La Polizia Locale ha operato con intercettazioni telefoniche e localizzazioni satellitari, e si è avvalsa delle telecamere dislocate in vari punti della città ("Milano è la città più videosorvegliata d'Europa", ha dichiarato il vicesindaco De Corato, che ha illustrato l'operazione). I ladri d'auto agivano con estrema professionalità. A volte si servivano del "jammer", un inibitore dei sistemi d'allarme delle auto che interferisce sulle onde radio: in pratica, quando l'automobilista premeva il pulsante della chiave per chiudere le portiere a distanza, i ladri, localizzati nelle vicinanze, grazie al jammer impedivano che l'auto venisse effettivamente chiusa, e poi agivano con calma e indisturbati. Altre volte si travestivano da addetti alle rimozioni e utilizzavano i carri-gru per "prelevare" le auto, che poi talvolta, per non dare nell'occhio, erano lasciate per qualche giorno in vie desolate della città.