Milano, sesso in pieno giorno nei giardinetti per bimbi: “E nel parco restano i preservativi”
La denuncia, l'ennesima, del "comitato Greco 2.0" sulle condizioni del parco di via Recanati
Uomini e donne che fanno sesso o che si lasciano andare ad effusioni molto spinte alla luce del sole. Gruppi di giovani che fanno dell’area verde il loro personalissimo pub, con una coda di sporcizia e rifiuti. E “ubriachi e senzatetto” che trasformano il parchetto in una camera da letto all’aperto. Il tutto in quello che dovrebbe essere, dovrebbe, un giardinetto dedicato ai bambini.
È sempre più in balia del degrado il parco giochi per bimbi di via Recanati, dove - denuncia il “comitato Greco 2.0” - tra altalene e scivoli trovano spazio “vomito, spazzatura, cocci di bottiglia e preservativi”.
Le istantanee scattate dai residenti negli ultimi giorni, in effetti, lasciano poco spazio ai dubbi e all’immaginazione. L’album è lungo e variegato: da due ragazzi stesi sul prato avvinghiati tra loro a uomini che dormono nell’erba, passando per bottiglie di vetro e immondizia abbandonate un po’ ovunque.
“È quello che sta accadendo ai giardinetti di via Recanati - sottolineano dal comitato -, passati dall’essere solo sede di schiamazzi notturni e abbandono di rifiuti, a teatro di rapporti sessuali in pubblico e dormitorio per ubriachi e senzatetto”.
“Non si sono più avute notizie - la denuncia di Greco 2.0 - della commissione comunale che doveva valutare l’opportunità di recintare lo spazio per consentire la chiusura notturna, in modo che i bambini che lo frequentano non dovessero più fare lo slalom, fra vomito, spazzatura, cocci di bottiglia e preservativi usati”.
“Unica nota positiva l’approvazione nel bilancio di un impianto di sorveglianza proposto dal consigliere Silvia Sardone, che una volta installato dovrebbe scoraggiare l’uso improprio del parchetto. Ma - l’amara conclusione dei residenti -, vista l’attenzione data al problema dalla maggioranza in consiglio comunale, dubitiamo che il provvedimento sarà reso esecutivo in tempi brevi”.