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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

"La mafia commette meno reati a Milano, ma investe in bar e ristoranti"

Le parole della coordinatrice della Direzione distrettuale antimafia, Alessandra Dolci

Una mafia meno visibile e sempre più infiltrata che ricicla denaro investendolo in bar e ristoranti, soprattutto nelle periferie. Questo il quadro delineato dalla coordinatrice della Direzione distrettuale antimafia, Alessandra Dolci per quanto riguarda la presenza della criminalità organizzata a Milano. 

“Le mafie a Milano reinvestono molto i capitali in attività di ristorazione soprattutto nei quartieri periferici difficili come Rozzano, Comasina, Affori e Barona - le parole di Dolci durante il suo intervento sulle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico milanese,  lunedì 18 luglio, nell'aula di Palazzo Marino -. Contro queste attività è molto importante il ruolo della polizia locale. Rilevare un bar per le mafie significa marcare il territorio. Per questo motivo spesso il mafioso di turno in quel locale ci andrà spesso. Per questo l’intervento della polizia locale può essere fondamentale”, ha precisato poi Dolci.

Mafie a Milano, meno reati, più infiltrazioni

Per prevenire queste situazioni, di recente il Comune ha firmato un protocollo antimafia. "Non basterà però è un passo preciso, sono azioni concrete - ha commentato il sindaco Beppe Sala, a margine del consiglio comunale di lunedì -. Mi pare un’ottima iniziativa e un passo alla volta vedremo di gestire al meglio. La situazione non è particolarmente preoccupante ma lo può diventare anche alla luce di tanti investimenti che stanno arrivando su Milano".

L'attenzione è alta anche per le Olimpiadi Milano Cortina: secondo Dolci per evitare infiltrazioni mafiose “serve fare un’attività di moral suasion (la persuasione morale che induce a comportamenti moralmente e socialmente corretti, ndr) per i soggetti privati coinvolti. Non possiamo imporre al privato di chiedere ogni volta la documentazione antimafia. Bisogna sensibilizzare gli operatori economici e di categoria sulle conseguenze delle infiltrazioni mafiose”.

“Negli anni ’80 a Milano c’erano più di 100 omicidi all’anno a stampo mafioso - ha spiegato Dolci - ora nel nostro contesto territoriale il numero è zero. Anche i reati spia sono in grandissimo decremento, ci sono pochissime segnalazioni, mentre nel 2015 erano un’enormità. La mafia ha cambiato volto, è diventata di stampo 'imprenditoriale'. Questo tuttavia non vuol dire che possiamo stare sereni per quanto riguarda il nostro futuro. Esiste il grosso problema delle infiltrazioni”.

Oltre a investire in bar e ristoranti, la mafia a Milano gestisce ancora lo spaccio di droga. “Milano è uno dei principali luoghi di smistamento di sostanze stupefacenti nel Nord Italia - ha detto Dolci -. Sono state recensite circa dieci piazze di spaccio. A fronte di questa emergenza è stata importante la sinergia tra istituzioni politiche, prefettura e associazioni di categoria. Ad esempio, Rogoredo è diventata un’area fruibile per i cittadini grazie a questo tipo di interventi. La maggior parte dei proventi del traffico di droga vengono reinvestiti nell’economia legale”.

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