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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Il maniaco che ha molestato nove donne in 10 giorni

Un 51enne arrestato su ordine della corte d'Appello di Milano

Nove donne, tra cui due ragazzine di 15 anni, palpeggiate in strada, di giorno, mentre camminavano. Nuove denunce che si sono aggiunte alle quattro iniziali nei confronti dell'uomo che nel 2019 era stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale, a Vimercate dopo aver molestato una ragazza di 26 anni. La giovane aveva avuto il coraggio di reagire, aveva chiesto aiuto e aveva fatto finire in manette il maniaco. Era dicembre di tre anni fa: l'uomo, un 51enne brianzolo, sposato e con famiglia, residente a Concorezzo, dopo il fermo era finito ai domiciliari ma le indagini sul caso non si sono mai fermate e ora per il 51enne si sono riaperte le porte del carcere.

Dopo l’arresto, infatti, i carabinieri della compagnia di Vimercate, avevano invitato eventuali altre vittime a denunciare episodi analoghi perchè in pochi giorni, tra Monza, Vimercate e Concorezzo erano stati almeno tre o quattro i casi segnalati. Così erano state diverse le donne che avevano deciso di non archiviare quel brutto incontro ma di denunciare: otto le testimonianze – tra cui quelle di due minorenni che all'epoca dei fatti di anni ne avevano 15 - di molestie avvenute in meno di dieci giorni. Il 51enne è stato riconosciuto colpevole per tutti gli episodi e ora dopo un ordine di carcerazione emesso dalla corte d’Appello di Milano dovrà scontare una pena di tre anni e otto mesi in carcere. 

Il 51enne tre anni fa era stato arrestato grazie al coraggio di una ragazza di 26 anni che era finita nella rete del maniaco. L'uomo l'aveva seguita mentre camminava da sola in strada in pieno giorno e poi aveva allungato il passo fino a raggiungerla e bloccarla, cingendole un braccio intorno al petto da dietro. E l'aveva palpeggiata, allungando le mani sopra i jeans. Poi era scappato via. 

Ma non era riuscito ad andare lontano perchè la vittima, nonostante lo choc e la paura, aveva avuto il coraggio di non lasciarlo scappare e lo aveva inseguito, chiamando subito con il cellulare i carabinieri e chiedendo aiuto. Dopo aver urlato e aver messo in fuga il suo aggressore, lo aveva rincorso fino al parchetto comunale dove l'uomo aveva provato a cercare rifugio. Proprio qui poco dopo i carabinieri lo avevano arrestato, trovandolo nascosto dietro a un cespuglio. Dopo quel blitz era stato messo ai domiciliari, ma nelle scorse ore è finito, di nuovo, in carcere. 
 

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