Viaggio tra i migranti ad Expo: “Fantastico qui, noi siamo scappati dalla guerra” | Video
Sono cento, per ora, i migranti richiedenti asilo che hanno trovato posto nell'ex campo base di Expo. "E' fantastico, vogliamo restare", raccontano. E la struttura ne può ospitare 500
Là dove c’erano poliziotti e carabinieri ora ci sono ragazzi e uomini da poco sbarcati in Italia. Nelle stanze che furono di operai e addetti ai lavori, adesso dormono e mangiano migranti richiedenti asilo che non hanno altro posto in cui stare. E che, a modo loro, con le poche parole di italiano che conoscono, ringraziano per l’ospitalità. O, più semplicemente, per averli salvati.
VIDEO | Parlano i migranti: “Grazie, qui è fantastico”
Sono cento, per ora, gli immigrati che hanno fatto della loro casa l’ex “Campo base di Expo”, la struttura di prefabbricati a ottocento metri dal sito di Rho che durante i sei mesi dell’Esposizione ha ospitato forze dell’ordine e dipendenti. Sono cento facce, cento vite, cento storie - raccontano - tutte drammaticamente uguali.
"Vorrei stare in Italia, ho bisogno di protezione - racconta un diciottenne che è arrivato in Italia da solo, a bordo di un barcone partito dalla Libia -. Prima di sbarcare in Sicilia è stato orribile, tre mesi nei quali ho sofferto tantissimo. Ci facevano dormire all'aperto, al freddo, ci mandavano a lavorare, ma in cambio non ci pagavano. Però era l'unico modo per avere qualcosa da mangiare".
E ora che l’incubo sembra finalmente finito, si lascia andare ad un sereno: “Qui è fantastico, va tutto bene”.
Quasi tutti vorrebbero restare in Italia, il Paese che - raccontano - gli ha permesso di scappare dalla guerra o da un Paese nel quale erano perseguitati per i motivi più diversi. Eppure, le polemiche non si placano.
Perché, oltre alle accuse all’ex amministratore unico Beppe Sala - ritenuto dalla Lega colpevole di aver aperto le porte di Expo ai “profughi” - gli assessori lombardi Francesca Brianza e Simona Bordonali sembrano non credere alle storie dei primi ospiti dell’ex “Campo base”.
"Sono tipologie del richiedente asilo, tutti giovani, maschi, dai 20 ai 25 anni, delle più svariate generalità e ci viene detto che non arrivano da territori in guerra - hanno spiegato le due mercoledì durante una visita al campo -. Regione Lombardia ormai è la prima regione per accoglienza a livello nazionale, non è più in grado di accogliere addirittura nelle palazzine del post Expo che sono destinate ad altre utilità. Io ritengo che siamo arrivati a una situazione di non ritorno".
La situazione, però, potrebbe molto presto “peggiorare”. Di ospiti il “Campo base di Expo”, come stabilito dal prefetto Alessandro Marangoni, può arrivare ad accoglierne fino a cinquecento. E per altri quattrocento uomini e donne quella potrebbe essere la salvezza. Perché, e lo ripetono in continuazione, “qui è fantastico”.