Aler, morosità al 33%. "Il welfare pensi alle fasce deboli della popolazione"
I risultati delle commissioni congiunte con i sindacati degli inquilini attivate per esaminare uno per uno i casi di morosità. La maggior parte è "incolpevole"
Quanti sono i "morosi" nelle case di Aler? Secondo l'azienda stessa, circa il 33%. E' il frutto di un accordo con i sindacati degli inquilini stipulato il 20 maggio 2015, grazie a cui è stato possibile istituire una commissione congiunta che esaminasse i singoli casi, arrivando a recuperare la morosità almeno in parte. Complice anche la crisi economica, infatti, il picco andava oltre il 40% e cominciava a diventare preoccupante.
Sopralluoghi, accertamenti incrociati con l'Agenzia entrate: e gli inquilini convocati agli sportelli per esaminare le singole situazioni debitorie. In tutto, era stata calcolata una morosità di oltre 15 milioni, dovuta a circa 4.500 assegnatari.
Negli ultimi sei mesi, in particolare, la commissione ha esaminato 639 casi di morosi, "responsabili" di un debito complessivo che sfiorava i 13 milioni di euro. Gli incolpevoli sono risultati 471, mentre i "furbi" sono risultati 57: contro questi ultimi Aler ha potenziato le attività del recupero delle somme arretrate non pagate. In questo modo la morosità è stata contenuta nell'ambito di circa il 33%. Naturalmente i casi di morosità incolpevole vengono affrontati cercando di aiutare i soggetti. Ma il grido d'allarme c'è: l'azienda chiede politiche di welfare, dai comuni, che non dimentichino le fasce deboli della popolazione, evidentemente in aumento con la crisi economica.